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La produzione industriale piemontese continua a crescere, ma rallenta

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L’economia nazionale e internazionale nel 2023 hanno continuato a crescere, anche se a un ritmo inferiore rispetto all’anno precedente. In questo contesto la produzione manifatturiera piemontese è cresciuta dell’1,5%, nonostante la flessione nazionale. Il Piemonte quindi ha confermanto un trend positivo, anche se in rallentamento rispetto al +10,3% del 2021 e al +3,4% del 2022. È l’immagine che emerge dall’Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera presentata da Unioncamere Piemonte. “A fronte di un consuntivo 2023 ancora positivo si confermano però i timori per il breve periodo che appare ancora incerto e condizionato da incognite difficilmente prevedibili”, commenta Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte.

Analizzando la produzione industriale per settori a livello regionale, nel periodo ottobre-dicembre 2023 i mezzi di trasporto, a differenza della prima parte dell’anno, non si confermano il settore trainante. La crescita maggiore è stata registrata dalle industrie meccaniche (+2,8% rispetto allo stesso trimestre del 2022), anche se il valore degli ordini dei clienti è calato del 2,9%. Buoni risultati anche per il settore dei metalli (+2,4%). Continuano invece le difficoltà per le industrie tessili e dell’abbigliamento (-0,4%) e per il comparto del legno e del mobile (-0,7%).

Guardando alla dimensione delle imprese, sono le piccole (10-49 lavoratori) e micro (fino a 9) a realizzare i risultati migliori, con una variazione della produzione del +2,9% e del +2,3%. Anche le grandi (oltre 250) e le medie (tra i 50 e i 249) registrano una variazione positiva, seppure di intensità inferiore.

Analizzando invece la situazione per provincia, Novara guida la classifica regionale con una variazione della produzione industriale annua pari al +3,8%, grazie in particolare alla crescita delle industrie chimiche, petrolifere e di materie plastiche. Segue Cuneo, con un incremento del 3,1% su spinta, in particolare, delle alimentari e metalmeccaniche. Anche Torino si colloca al di sopra della media regionale, con un +2,3%. In linea con la media Verbano Cusio-Ossola (+1,8%) sostenuta dalla rubinetteria e dal valvolame. In positivo anche Vercelli (+1,0%) e Asti (+0,2%). Negative invece le produzioni industriali di Alessandria (-0,1%), penalizzata dai risultati del comparto tessile, e Biella (-1,8%), dove si verificano difficoltà diffuse in tutti i comparti.