“Siamo vicinissimi al record assoluto di presenze a Palazzo Civico”: parte da qui il bilancio di Maria Grazia Grippo sull’attività del Consiglio comunale di Torino nel 2023, in occasione della consueta conferenza stampa di fine anno. “Il 2023 ha segnato un aumento di presenze pari a una volta e mezzo il dato del 2022”: 6.941 visite, di cui 2.430 nell’ambto delle collaborazioni avviate con enti isittuzionali come Prefettura, Musei statali e, soprattutto, il Fai – Fondo ambiente italiano: “Il risultato migliore l’abbiamo registrato a ottobre, con 1.938 visitatori riconducibili alle aperture straordinarie in occasione delle Giornate del Fai”, sottolinea la presidente del Consiglio comunale.
“Lo scorso anno avevamo anticipato l’intenzione di inserire Palazzo Civico nel circuito turistico e culturale di Torino, rendendo le visite un momento per conoscere anche l’attività del Consiglio”, ha detto Grippo, che poi commenta soddisfatta i risultati di quest’anno: “La risposta della cittadinanza e dei partner istituzionali è stata molto positiva: abbiamo bissato ‘I palazzi delle istituzioni si aprono alla città’ il 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre registrando sempre il tutto esaurito e stiamo lavorando a uno ‘spin off’ per le scuole, in sintonia col prefetto”.
Una vetrina per cultura e impegno sociale
Da inizio anno la sede del Comune ha ospitato diversi eventi culturali, dall’anniversario della strage del cinema Statuto alla Giornata dell’Europa, ma anche numerose iniziative esterne come Biennale democrazia e la mostra dedicata ai dieci anni di Just the woman I am. Tante le iniziative in programma per il futuro: “Con Film Commission e assessorato al Turismo stiamo predisponendo un tour per raccontare Palazzo Civico attraverso i set più importanti che ha ospitato nel tempo” ha detto Grippo , che poi ha sottolineato come anche la collaborazione con la Garante dei detenuti di Torino, Monica Cristina Gallo, continui in maniera proficua: “Stiamo strutturando insieme un progetto dedicato alla sezione femminile del carcere che coinvolgerà diverse realtà del territorio su questioni sanitarie”.
Cresce la partecipazione pubblica: tutti i numeri del 2023
Secondo la presidente Grippo, l’obiettivo delle istituzioni è quello di “accorciare la distanza tra i cittadini”: sulla scia di quanto già fatto nel 2022 in via sperimentale, organizzando le conferenze stampa di presentazione delle delibere popolari nelle relative circoscrizioni, quest’anno 10 su 13 diritti di tribuna si sono svolti all’esterno, raddoppiando il numero di firmatari (10.717 rispetto ai 5.572 del 2022).
Nel 2023 il Consiglio comunale ha approvato 103 deliberazioni, 81 mozioni e 44 ordini del giorno: come sottolineato da Grippo, c’è stato “un forte aumento delle interpellanze”, 566 rispetto alle 378 del 2022. Torino è stata poi capofila per l’istituzione del Coordinamento delle presidenze dei consigli comunali delle città capoluogo di regione e delle province autonome e quest’anno “è ripartito il dialogo con Anci per rimettere al centro il ruolo delle assemblee cittadine, in previsione del forum che si terrà proprio a Torino nel 2024”, ha detto Grippo.
Garcea: “Minoranza non rappresentata, serve un cambio di rotta”
Nel suo intervento, il vice presidente vicario Domenico Garcea ha espresso il suo auspicio per il 2024: “Spero che i cittadini utilizzino di più e con maggiore entusiasmo le interpellanze per aumentare il tasso di partecipazione”. Garcea non risparmia però qualche critica al Consiglio: “In 26 cerimonie di intitolazione e scoprimento di targhe, quasi il doppio rispetto al 2022, non è stata mai garantita la rappresentanza della minoranza: serve un cambiamento di rotta radicale, per il 2024 confido in una distribuzione più equa”.
Cioria: “Congedo parentale ai consiglieri, Torino un esempio per l’Italia”
In chiusura il saluto della vice presidente Ludovica Cioria: “Nell’ultimo bilancio di previsione abbiamo inserito proposte provenienti da tutti i gruppi politici, credo sia un bel segnale di maturità”. E infine: “Una bella notizia: Torino è stata la prima città in Italia ad aver garantito la partecipazione da remoto ai consiglieri neogenitori e il suo esempio è stato seguito da Vercelli, Roma Capitale e Genova”. Su 739 sedute, 158 si sono svolte, infatti, in modalità mista proprio per motivi di congedo parentale.