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Università e Consiglio regionale insieme per valorizzare il territorio

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Una rete per raccontare il Piemonte. Una rete che comprende Università, politica e ricerca. È con queste premesse che nella mattinata di oggi, martedì 15 marzo, a Palazzo Lascaris Consiglio regionale, Università degli studi di Torino, Università del Piemonte Orientale e Ires hanno siglato una convenzione di cooperazione, il cui obiettivo è gettare le basi per una sinergia che promuova il territorio in tutte le sue forme.

La collaborazione fra gli enti intende agire secondo diverse direttrici: diffondere la conoscenza dei valori sottesi alla promozione dell’autonomia territoriale nella Regione Piemonte; sostenere iniziative volte alla conoscenza delle istituzioni locali e del territorio; organizzare iniziative culturali e scientifiche sui temi del regionalismo e promuovere attività di formazione per gli amministratori pubblici.

Un accordo che è solo uno dei passi che Unito porta avanti per implementare la sua presenza nella regione. “Si tratta di un obiettivo prioritario del nostro Ateneo: produrre valore aggiunto sul territorio, agendo come attore fondamentale del trasferimento culturale e delle competenze, anche per quanto attiene ai modelli di governance e alle pratiche di innovazione politico-istituzionale” afferma Stefano Geuna, rettore dell’Università degli studi di Torino.

Il lavoro di concerto è il filo condutture dell’iniziativa, l’elemento in grado di valorizzare ogni singola istituzione. Il Consiglio regionale ha già avviato dei progetti che mettono il territorio al centro della loro azione ma, come sottolinea Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale, “per intraprendere questo percorso è anche necessario che la pubblica amministrazione nel suo complesso, composta non solo dagli amministratori eletti ma anche dalla struttura di funzionari e tecnici, sia pronta ad affrontare questa sfida che porterà a un virtuoso sistema di gestione degli enti”.

Un ruolo chiave nella convenzione lo hanno anche altri istituti di ricerca, come Ires Piemonte e “Il Centro interuniversitario di studi regionali “Giorgio Lombardi”. La loro presenza darà un contributo prezioso in termini di competenze e di conoscenza dei fondi pubblici a disposizione, come quelli del Pnnr, motore della programmazione nazionale del prossimo decennio.