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Torino, Estate Ragazzi riparte nel segno dell’inclusività

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Due corsi di formazione inclusiva per aiutare i piccoli cittadini con disabilità. Torna “Estate Ragazzi Torino”, iniziativa comunale che coinvolge l’Istituzione torinese educazione responsabile (Iter) in collaborazione con le scuole e le fondazioni Compagnia di San Paolo e Ufficio Pio. Gratuiti e rivolti a educatori e animatori fra i 18 e 35 anni, saranno incentrati su aiuti alle famiglie, trattamenti ai bimbi con autismo, giochi inclusivi e approcci alle disabilità fisiche. In altre parole, rafforzeranno le loro competenze sul mondo della disabilità. Ma non è tutto poiché per i residenti a Torino che ne hanno diritto, è previsto un servizio di trasporto per la tratta casa-centro estivo.

“L’anno scorso avevamo attivato un percorso d’inserimento ottimale per i giovani con disabilità con insegnanti di sostegno e dirigenti scolastici – spiega l’assessora ai Servizi educativi di Torino, Carlotta Salerno – Quest’anno vogliamo migliorare la qualità dell’offerta garantendogli spazi idonei e intendiamo coinvolgere il maggior numero di minori. Da un anno infatti stiamo riflettendo con gli oratori anche su eventuali attività di inclusione estiva per gli adolescenti”.

Proprio sul fronte oratori, giovedì 4 maggio è stato approvato un protocollo d’intesa tra Iter e le associazioni Noi Torino e AGS per il Territorio. Utile come opzione alternativa a quelle famiglie rimaste fuori dai progetti comunali, non mancano le novità: per le fasce tra i 6 e 15 anni, tutti i partecipanti all’iniziativa potranno viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici per recarsi alle attività organizzate dagli enti salesiani e parrocchiali. E ancora: visitare musei ed enti culturali cittadini gratis e garanzie per gli spazi nelle piscine.

Fra l’altro, al classico questionario sottoposto alle famiglie per valutare i progetti comunali – che lo scorso anno ha visto almeno un 90% di giudizi positivi su Estate Ragazzi, con particolare gradimento per la professionalità di educatori e animatori, e un buon apprezzamento per gli orari e la vicinanza dal posto di lavoro dei genitori -, quest’anno ci sarà un sondaggio telefonico più capillare per intensificare la comprensione dei pro e contro del servizio.

Poco più di un mese e le scuole chiuderanno. Molte famiglie torinesi si stanno già guardando attorno alla ricerca di un posto nei centri estivi. In tutto saranno 49 quelli a disposizione di Estate Ragazzi, cinque in più rispetto al 2022. Ce ne saranno un numero tra 4 e 6 fra le varie circoscrizioni, attivi a partire dal 12 giugno fino al 28 luglio. Un mese e mezzo in cui i piccoli e le piccole torinesi potranno sbizzarrirsi fra gite, sport, giochi, spettacoli e visite museali. Tante attività che danno una boccata d’ossigeno ai genitori indaffarati a lavoro, dalle 8.30 fino alle 17.30. È a partire da martedì 9 maggio alle ore 12 che apriranno le pre-iscrizioni, realizzabili su uno o più turni settimanali, sul sito www.estateragazzitorino.it utilizzando le credenziali Spid.

Costi dei centri estivi

I centri estivi nella rete di Estate Ragazzi saranno gratis per tutte quelle famiglie che già non pagano il servizio mensa. Per coloro con Isee fino a cinquemila euro il costo è di 15 euro settimanali, nel range fra 5mila e 6.800 di 25 euro e in quello tra 6.800 e 9.400 di 35 euro. A scaglioni poi seguono 50 euro a settimana per la fascia tra 9.400 e 12mila, 60 euro tra 12mila e 15mila, 70 fra 15mila e 19.500, 80 euro tra 19.500 e 24mila e 90 euro tra 24mila e 28mila. Oltre quest’ultima cifra, il costo è di 95 euro. Tariffe più contenute rispetto ai centri estivi privati che il Corriere Torino ha messo in evidenza giovedì 4 maggio in cui una sola settimana può pesare nelle tasche delle famiglie torinesi fino a 130 o 160 euro a figlio.

A contribuire al sostegno economico del progetto c’è Compagnia di San Paolo che stanzia un milione e 300mila euro per le attività estive dei bambini, di cui 670mila messi in campo dall’Ufficio Pio. “Vogliamo creare sempre più opportunità accessibili a tutti e a tutte – commenta Alberto Anfossi, segretario generale della fondazione Compagnia di San Paolo -, che mettano in primo piano i più giovani, perché sviluppino il loro potenziale e diventino protagonisti del loro futuro”. Estate Ragazzi, d’altra parte, prevede un investimento complessivo di un milione di euro (650mila euro provengono dalle casse dell’Ufficio Pio mentre 350mila da quelle del Comune di Torino).

I numeri del servizio

Oltre tremila bambine e bambini, ragazze e ragazzi. È questo il numero di partecipanti fra i 6 e gli 11 anni a Estate Ragazzi nel 2022. Di questi, 252 con disabilità. Non passa inosservato che il 53% delle famiglie ha pagato al massimo 35 euro settimanali visto che rientravano nelle prime tre fasce Isee. A queste migliaia di bambini si sommano le quasi cinquemila presenze in Nidi d’Estate e Bimbi d’Estate (i cui servizi quest’anno saranno articolati su quattro turni di quindici giorni: per luglio dal 3 al 14 e dal 17 al 28, per agosto dal 31 luglio all’11 e dal 21 all’1 settembre), gli oltre 8mila minori che hanno preso parte alle attività degli oratori salesiani e diocesani con AGS per il Territorio (3.300) e Associazione Noi Torino (5.500) e i 1.200 bambini che hanno partecipato al Sam non va in vacanza.

A conti fatti, il rullino segna più di 17mila giovanissime e giovanissimi torinesi l’anno scorso. Fra le attività svolte, in quasi diecimila tra i 6 e i 14 anni hanno usufruito dell’abbonamento Musei Junior messo a disposizione dal palinsesto de La Bella Stagione. Il bilancio, spiega Anfossi, è di “trentamila ingressi e 128 attività svolte”. In generale, il complesso di servizi ha mosso “oltre duemila volontari, di cui il 58% under 18”, sottolinea Anfossi. E che quest’anno vedrà anche la formazione in capacity building di altri cento educatori dei centri estivi finanziata dalla fondazione Compagnia di San Paolo. Soddisfatto anche Marco Tresso di Noi Torino: “Nel 2022 nelle 50 strutture diocesane e circoli sul territorio torinese, più di 1.200 ragazzi delle scuole superiori hanno prestato il loro servizio per i bambini. Dopo la pandemia, l’ingranaggio è ripartito spedito e quest’anno ci aspettiamo numeri più alti”.