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La storia granata ora è preservata anche in una libreria digitale

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Per conservare la memoria occorre salvare la scrittura. E il ricordo del Grande Torino sembra destinato a non morire mai.

La reminiscenza della Tragedia di Superga, tradizionale ricorrenza nella tradizione sportiva del capoluogo piemontese, viene celebrata quest’anno nel segno dell’impegno di ToroMio. L’associazione, da sempre operativa nella tutela del patrimonio culturale della società calcistica, presenta oggi – martedì 4 maggio – il progetto Biblioteca Granata online. Quello di Biblioteca Granata è un catalogo già esistente che comprende le opere letterarie che hanno come tema la storia granata (non solo, quindi, relativi all’epica della squadra scomparsa nell’incidente aereo del 1949). Sono 329 testi con tanto di scheda tecnica, divisi in quindici categorie; un numero destinato a salire nel tempo. A questo indirizzo si può trovare un elenco completo di tutti i libri disponibili.

Logo del progetto, iniziativa di ToroMio

La rete creata ha un partner d’eccezione: la libreria Belgravia, un punto di riferimento per tutti gli amanti della lettura da sempre coinvolta sul piano sociale nella promozione dello sport come strumento formativo. Alla Belgravia, i fruitori della biblioteca online e di Mondogranata (altro progetto di network dell’Associazione ToroMio presieduta dal medico Guido Regis) potranno acquistare alcuni dei testi del catalogo con l’applicazione di uno sconto.

La Biblioteca Granata nasce in forma non digitale nel 2019 da un’idea di Paolo Cisella, bibliofilo granata e socio di ToroMio. L’idea era partita come evoluzione del progetto 100 libri per 100 anni lanciato da Sabrina Gonzatto e Giulio Graglia nel 2006, in occasione del Salone del Libro di Torino per il Centenario del Toro.

“Quando sono diventato socio di ToroMio e componente del direttivo, ho espresso il desiderio di continuare un lavoro iniziato anni fa da Sabrina Gonzatto, scrittrice, giornalista e vicepresidente dell’Associazione – dichiara Paolo Cisella, “bibliotecario virtuale” che dedica il suo lavoro al padre Aldo, mancato tre anni fa – Insieme, abbiamo portato avanti un lavoro minuzioso di ricerca e di contatto con tanti autori e con le istituzioni”.