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Polizia di Torino e Madrid indagano dal cielo e a distanza grazie ai droni

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Droni pilotati dall’altro capo del mondo a supporto della sicurezza industriale e civile. Sono solo alcuni degli ambiziosi obiettivi offerti e dimostrati da Skypersonic per lo sviluppo della smart mobility a Torino.

In occasione del primo evento della Turin Air Mobility Innovation Academy, Torino City Lab ha offerto giovedì 13 maggio una dimostrazione pratica dei droni sviluppati negli Stati Uniti e assemblati in Italia. A 1500 chilometri di distanza, un ufficiale della polizia di Madrid ha pilotato un velivolo aereo indoor situato nel capoluogo piemontese. Scopo del test, dimostrare l’efficacia anche da sedi remote dei droni nel lavoro di tutti i giorni.

Molteplici le applicazioni futuribili per questa tecnologia: oltre alla sorveglianza interna e esterna delle aziende, risultano funzionali anche per operazioni di polizia. Come descritto da Teodoro Perez Garcia, della Policia Municipal di Madrid. “Si tratta di una tecnologia versatile e capace di lavorare in ambienti anche pericolosi per gli uomini. Nel caso dell’esplosione di una palazzina a Madrid nel gennaio 2021, si è rivelata decisiva per monitorare gli spazi più critici.”

Un settore, quello dei droni, che ha conosciuto un significativo sviluppo durante la pandemia. Oltre al controllo delle disposizioni dovute al lockdown, i droni si sono rivelati decisivi anche per la sanificazione di diverse aree chiuse.

Una dimostrazione resasi possibile grazie al contributo di Skypersonic. Non si tratta del primo contatto tra l’azienda statunitense e la città di Torino. Una collaborazione avviata anche grazie al livello di formazione offerto dal personale italiano, come racconta Giuseppe Santangelo, presidente di Skypersonic. “Abbiamo deciso di investire in Italia perché riconosciamo il paese come una realtà capace di formare ingegneri e tecnici tra i più preparati al mondo. Visti dagli Stati Uniti, i vostri studenti risultano più pronti rispetti a molte altre nazioni, con la possibilità di diventare addirittura leader nel settore. Proprio per questi motivi abbiamo deciso per questo di stabilire qui il nostro settore di ricerca e svilluppo.”

Possibilità realizzatasi anche grazie al progetto Torino Reshoring, sviluppato da Torino City Lab e descritto da Marco Pironti, assessore all’innovazione del capoluogo piemontese. “Abbiamo appena cominciato a intravedere le dirette conseguenze del nostro lavoro. Questa strategia si sta rilevando fondamentale per attrarre aziende internazionali a forte vocazione a ricerca e sviluppo. Offrire le migliori condizioni di lavoro per le aziende è la chiave per mantenere vivo di questo ecosistema.”