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Dentro i licei occupati di Torino: gli studenti chiedono di essere ascoltati

Sfruttati, ignorati e poi inascoltati. Gli studenti dei licei e scuole superiori di Torino non accettano la spirale del silenzio che aleggia sulle loro teste. Così, hanno deciso di alzare la voce e agire con i loro mezzi. Il liceo Gioberti è occupato già da una settimana, mentre da lunedì si sono aggiunti il liceo Cattaneo, il liceo Alfieri e l’istituto Primo Levi. Un’occupazione studentesca che nasce da diversi problemi: la nuova maturità, la carenza di sportelli psicologici scolastici nei licei, le disfunzioni della rete del trasporto pubblico, la sicurezza delle strutture scolastiche e quella dell’alternanza scuola lavoro.

I ragazzi e le ragazze del liceo Cattaneo hanno organizzato una ricca lista di laboratori. I temi sono quelli che interessano i ragazzi, e sembrano invece non preoccupare le istituzioni: progetti di lavoro per i licei, arte, educazione sessuale, viaggi studio all’estero. La scuola è tuttavia divisa: circa 300 studenti e studentesse hanno aderito all’occupazione, mentre il resto continua a seguire le lezioni. “Noi ci battiamo in particolare per la sicurezza dell’alternanza scuola-lavoro. Anche per il prossimo esame di maturità, ma in secondo piano” hanno affermato Matilde e Alberto, rappresentati del Cattaneo, insieme a Bianca, rappresentante della Consulta che – intervistati da Futura News – hanno sottolineato come molti professori appoggino le richieste e le proteste degli studenti.

Allo stesso modo, gli studenti e le studentesse del liceo Alfieri hanno organizzato assemblee e programmato la creazione di un manifesto per esporre le loro richieste, oltre che mettere in piedi diversi laboratori sull’ambientalismo e sul trans-femminismo – coinvolgendo anche l’associazione “Non una di meno”.

“Uno dei motivi principali di questa occupazione è la maturità di quest’anno, perché ci hanno avvisato molto in ritardo. Noi saremo molto in difficoltà per la seconda prova, dato che abbiamo fatto due anni in didattica a distanza e questo ha inciso sulla nostra preparazione – ha affermato una studentessa del liceo Alfieri – Un altro motivo è lo sportello psicologico. Siamo 1.200 studenti e molti vorrebbero usufruire di quel servizio, ma la scuola non riesce a renderlo disponibile per tutti. Io stessa ho richiesto lo sportello e mi hanno dato appuntamento al mese successivo per solo venti minuti. La scuola dovrebbe preoccuparsi di più della salute mentale degli studenti.”. Una protesta a cui si aggiunge anche la lamentela di un altro studente dell’Alfieri: “I trasporti sono un problema GTT si era impegnata a garantire un miglior servizio, ma non è stato così. I pullman arrivano ogni venti minuti e in genere sono molto affollati”.

Sul fronte della maturità, gli studenti e le studentesse del liceo Alfieri si stanno muovendo per presentare delle proposte. “Vorremmo aprire un tavolo di discussione con i professori di latino e di greco per garantire una seconda prova che dia la possibilità a tutti di raggiungere dei buoni voti – affermato una studentessa dell’ultimo anno – Il problema è ad ora le direttive prevedono le tracce siano scelte da un singolo professore, mentre noi vorremmo che siano scelte da un gruppo di professori, così da bilanciare le scelte in modo più equo”