“Un progetto a cui noi teniamo tantissimo – dice il sindaco di Torino Stefano Lo Russo inaugurando il cantiere per la riqualificazione del parco del Valentino – che si compone di tanti tasselli differenti che hanno un’unica visione. Puntare a costruire, lungo il Po, un polo culturale importante, che associa la nuova biblioteca di Torino Esposizioni, il Teatro Nuovo alla riqualificazione del parco del Valentino”.
La data di completamento dei lavori è fissata per il 30 giugno 2026 e l’amministrazione sta procedendo per il momento secondo la tabella di marcia. Un progetto di rigenerazione importante che vuole rendere il Valentino più vivibile, soprattutto in estate, togliendo l’asfalto e aggiungendo 555 nuovi alberi. Il tutto nel rispetto di un parco storico che ancora presenta le sue caratteristiche ottocentesche.
“Abbiamo voluto ripensare a un parco che cucisse tra loro settori che non erano molto permeabili come la biblioteca, l’università, i chioschi, la Promotrice delle belle arti e i circoli. Un parco più capace di integrare diverse realtà e con più sostenibilità: deimpermeabilizzeremo l’asfalto e toglieremo i posti auto in superficie”, dichiara Francesco Tresso, assessore alla cura della città e del verde pubblico. La scelta di “bandire” le auto dal parco è stata salutata con favore anche dai progettisti, che hanno sottolineato l’importanza di una scelta del genere, soprattutto in una città come Torino, che ha fatto dell’automobile il suo simbolo.
Ci sono poi anche le implicazioni sulla vita delle persone, come spiega l’architetto paesaggista Andreas Kipar, tra i responsabili: “Questo è un progetto di restauro ecologico, urbano, architettonico. Questo parco diventerà un luogo dello stare. Il benessere della città passa attraverso luoghi che invitano a sostare”.