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Una casa per tutti: nuove risorse contro l’emergenza abitativa

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Il 2020 è stato l’anno di un’emergenza nell’emergenza: quella abitativa. Stando ai dati dell’osservatorio sul bilancio del welfare delle famiglie italiane, il 58% dei cittadini ha avuto difficoltà economiche, con un balzo del 12% rispetto al 2019. Per il 60% delle famiglie, inoltre, è stato difficile far fronte alle rate del mutuo e ai canoni di locazione.

A fronte di questi problemi, tuttavia, le città hanno registrato un aumento del numero degli appartamenti vuoti. Solo a Torino, da quanto emerge dall’osservatorio della condizione abitativa nel comune, nel 2018 i locali sfitti erano 50 mila, con un 10% del patrimonio immobiliare inutilizzato. Un quadro che si scontra, però, con le numerose richieste di alloggi di edilizia residenziale pubblica da parte delle famiglie sotto procedura di sfratto, con conseguente pressing sulle liste d’attesa. Un quadro da cui emerge che non basta l’intervento comunale per far fronte all’emergenza abitativa.

Il privato, allora, può giocare un ruolo importante. La startup innovativa Homes4All ha presentato nel pomeriggio di ieri, 12 maggio, un nuovo progetto di housing sociale, che parte da Torino ed è sostenuto dallo stesso comune. Tra i suoi partner ha Unicredit, che tramite il programma di social impact banking finanzia e concede donazioni a imprese che vogliono investire nei settori del sociale, dalla sanità, all’educazione e formazione, al recupero delle periferie.

Con questa collaborazione, che ha portato a un finanziamento di 300 mila euro, Homes4All ha già acquisito diversi immobili in vari quartieri della città (come Aurora, Barriera di Milano, Falchera). Gli appartamenti all’interno verranno assegnati a famiglie con disagi economici gravi, come quelle esposte a procedure di sfratto, tradizionalmente escluse da interventi pubblici di sostegno. Tre famiglie hanno già potuto fruire del progetto, e altre verranno incluse entro giugno.

La proposta di Homes4All non si fermerebbe solo ad attenuare l’emergenza abitativa, ma offrirebbe anche percorsi di reinserimento lavorativo dei componenti delle famiglie coinvolte. Un obiettivo raggiungibile grazie al partenariato con l’associazione Acmos, attiva a Torino nel campo dell’inclusione sociale. Una valvola d’ossigeno per il pubblico e un’esperienza che si auspica possa essere replicata, oltre che a Genova, dove il progetto di Home4All è in progress, anche in Lombardia.

Anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha sottolineato l’importanza del contributo delle imprese per la risoluzione dell’emergenza abitativa: “Si inserisce nel mosaico di iniziative della città per il sostegno all’abitare. Un sostegno che arriva dai servizi sociali, ma sempre di più da partnership trasversali, con il terzo settore e con i privati”.