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Tra Dante e Tolkien, il 25 marzo si celebra la letteratura

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L’inizio e la fine. In letteratura è questo che rappresenta il 25 marzo. L’inizio, perché secondo la cronologia tradizionale della Divina Commedia, Dante scelse questo giorno del 1300 per iniziare il suo viaggio nei tre regni ultraterreni Inferno, Purgatorio e Paradiso accompagnato dal suo vate, Virgilio, e dal suo amore, Beatrice. Ma è anche la fine perché J.R.R. Tolkien, l’autore del Signore degli Anelli, ha collocato nel 25 marzo 3019 della Terza Era il giorno in cui Sauron, l’antagonista dell’opera, viene abbattuto.

Oggi si festeggiano contemporaneamente il primo Dantedì, stabilito qualche mese fa dal ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, in occasione dei 700 anni dalla morte del poeta fiorentino, e il Tolkien’s Reading Day, istituito nel 2003 dalla Tolkien Society, associazione fondata nel 1969 per “promuovere l’interesse per la vita e le opere di J.R.R. Tolkien, Commendatore dell’Ordine dell’Impero britannico, autore de Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli, Il Silmarillion e di altre opere di finzione e di studi filologici”.

La data di Dante fu scelta forse per la concomitanza con l’inizio del periodo pasquale, dato che il 21 marzo è l’equinozio di primavera e in base a questa data e alle fasi della luna si può calcolare quando sarà la Pasqua. Ma il 25 marzo è anche tradizionalmente il giorno dell’Annunciazione, poiché si colloca nove mesi esatti prima di Natale ed è stato per tutto il tempo del Comune e della Repubblica fiorentina, fino al 1582, il Capodanno della città.
Il 25 marzo di Tolkien è il momento in cui il famoso Unico Anello cade tra le fiamme del Monte Fato, il solo luogo della Terra di Mezzo in cui potesse essere distrutto. Anche Tolkien, cattolico osservante, scelse il 25 per i suoi significati cristiani: in un testo scritto per aiutare i traduttori del suo testo, la Guida ai nomi nel Signore degli Anelli, afferma che la data rimanda consapevolmente all’Annunciazione. L’autore inglese infatti era molto devoto alla Madonna. Non è da escludere anche la concomitanza con l’equinozio di primavera, infatti Tolkien, professore di filologia germanica ad Oxford, fin da giovane aveva studiato, tradotto e anche riscritto molti testi precristiani, di popoli pagani in cui le feste legate alla natura, come l’equinozio, erano centrali nella vita sociale, culturale e religiosa.

Per questi motivi oggi si festeggiano contemporaneamente il primo Dantedì, stabilito qualche mese fa dal ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, in occasione dei 700 anni dalla morte del poeta fiorentino, e il Tolkien’s Reading Day, istituito nel 2003 dalla Tolkien Society, associazione fondata nel 1969 per “promuovere l’interesse per la vita e le opere di J.R.R. Tolkien, Commendatore dell’Ordine dell’Impero britannico, autore de Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli, Il Silmarillion e di altre opere di finzione e di studi filologici”.

Dantedì

Le celebrazioni per il dantedì dovevano inizialmente tenersi in tutta Italia, con letture, eventi, conferenze e spettacoli, ma l’emergenza coronavirus ha obbligato a ripensare le manifestazioni. Al Corriere della Sera il ministro Franceschini ha ricordato che “Dante è la lingua italiana, è l’idea stessa di Italia. Ed è proprio in questo momento che è ancor più importante ricordarlo”.

Lo faranno insieme proprio il Corriere e il Ministero che da questa mattina, 25 marzo, tengono sul canale YouTube del Mibact e sul sito della testata una diretta con studiosi ed esperti di Dante che parlano del Sommo Poeta. Il Ministero dell’Istruzione invita anche gli italiani a leggere da mezzogiorno brani delle opere di Dante, dalla Commedia alle Rime al De Monarchia. Gli hashtag ufficiali da seguire per l’evento sono #Dantedì e #IoleggoDante.

Anche le Università non stanno con le mani in mano e hanno trasferito le loro iniziative su internet. L’Università di Torino rende omaggio con Magnifiche presenze. Visioni dantesche nella ricerca di oggi, una raccolta di storie di ricerca dal titolo online da oggi sul portale della ricerca di Ateneo. Lo spunto è dato dall’atto del poeta di intraprendere un viaggio nell’oltretomba e si cercherà di rispondere a molte domande attraverso approcci filosofici, antropologici, giuridici, medici e scientifici: Come concepiamo e rappresentiamo la morte? Che ruolo ha per la vita? E se Dante aveva immaginato il Paradiso sulla base delle conoscenze cosmologiche del suo tempo, cosa sappiamo oggi e cosa ci resta da sapere sulla struttura dell’Universo?

La Rai aprirà le sue teche e trasmetterà sulle sue reti piccoli spezzoni d’archivio in cui attori come Gassman e Benigni leggono le cantiche della Commedia.

L’Accademia della Crusca organizza invece un flashmob dalla finestra alle 18 per leggere l’incipit della Commedia e pubblicherà durante la giornata sul suo canale YouTube le letture di oltre 50 tra accademici e personalità della cultura e dello spettacolo e ha organizzato una maratona di studiosi sul suo profilo Facebook.

La Società Dante Alighieri invita a leggere sui balconi due terzine del V Canto dell’Inferno. Tra gli altri parteciperanno lo scrittore Gianrico Carofiglio, il critico Giulio Ferroni, il critico d’arte Claudio Strinati, il poeta Davide Rondoni.

 

Tolkien’s Reading Day

Ogni anno per la ricorrenza la Tolkien Society sceglie un tema su cui riflettere attraverso le parole del Professore e consiglia i brani delle sue opere da rileggere.
Quest’anno il tema è più che mai contemporaneo: il rapporto tra Natura e Industria e i suggerimenti sono:
1) Il Signore degli Anelli, in particolare i capitoli “La Vecchia Foresta”, “Lothlórien”, “Barbalbero”, “Il Fosso di Helm”, “Percorrendo la Contea”;
2) Foglia di Niggle;
3) Le Lettere di J.R.R. Tolkien, in particolare le lettere n. 75, 78, 131, 155, 181;
4) Beren e Lúthien.
Sul tema ha riflettuto anche Patrick Curry, studioso di Tolkien e professore di filosofia della scienza, in un saggio fondamentale per la critica dell’autore inglese, Tolkien, Mito e Modernità, edito dalla Bompiani qualche anno fa.

Anche questa celebrazione è stata bloccata dall’emergenza e molti eventi sono stati annullati, ma altrettanti si sono trasferiti online, come l’incontro di lettura organizzato da Jeremy Edmonds del sito web TolkienGuide.com, a cui si potrà accedere tramite la piattaofrma Discord, se si vuole leggere qualche brano, oppure si può ascoltare dal canale YouTube della Deutsches Tolkien Gesellschaft. Si sono già prenotati a leggere studiosi tolkieniani come Verlyn Flieger, John Garth, Dimitra Fimi, Andrew Higgins, Carl Hostetter, illustratori come Ted Nasmith, o conferenzieri come Brian Sibley, Marcel Aubron-Bülles, Sara Brown, Jason Fisher, Troels Forchhammer e Luke Shelton e attori dei film di Peter Jackson come Stephen Hunter, Bruce Hopkins, e Jed Brophy.

In Italia, lo smial fiorentino, cioè il circolo locale in cui è divisa la Tolkien Society, de La Musica degli Ainur, ha organizzato una breve diretta sulla loro pagina dalle ore 21.00. Gli appassionati possono tenersi compagnia con una lettura e un brindisi al Professore.

Per tutti gli eventi si può consultare il sito dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani o quello della Tolkien Society e se si è in cerca di una citazione che possa risollevare da questi tempi bui, quando vorremmo che non fosse accaduto nulla di tutto questo, basta ricordarsi delle parole di Gandalf il Grigio: “Vale per tutti quelli che vivono in tempi come questi, ma non spetta a loro decidere. Possiamo soltanto decidere cosa fare con il tempo che ci viene concesso. Ci sono altre forze che agiscono in questo mondo, Frodo, a parte la volontà del Male”.

 

JACOPO TOMATIS