Torino celebra con il Polo del ‘900 il 76esimo anniversario della Liberazione

condividi

Il 25 aprile di 76 anni fa, l’Italia unita celebrava la sofferta conquista della Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista. Un potente momento di rinascita, mosso dal desiderio di riscatto e di orgogliosa riappropriazione della propria dignità. Questi i valori che definiranno le due settimane di eventi, tra incontri, podcast, mostre e spettacoli, che il Polo del ‘900 propone alla città di Torino per commemorare l’anniversario. Il calendario delle iniziative, rese possibili dalla partecipazione del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte e dalla collaborazione della Città di Torino, riempirà le giornate dal 15 al 29 aprile. “La giornata rappresenta un momento fondativo della nostra Repubblica, – commenta l’assessora alla Cultura della città di Torino Francesca Paola Leon – ne ha determinato i valori e ha portato alla nascita della Costituzione, che mette al centro libertà e uguaglianza. Ricordare vuol dire ripensare alle radici del nostro stare insieme come nazione ed è ancora più importante a Torino, medaglia d’oro per la Resistenza. Il legame fortissimo della città con questa celebrazione rende necessario continuare a lavorare sulla consapevolezza del percorso che ha portato alla liberazione dal nazi-fascismo.”

Per il secondo anno consecutivo gli eventi dovranno adattarsi alle esigenze imposte dall’emergenza sanitaria e avranno luogo quasi interamente online sui canali web del Polo e dei 22 enti organizzatori, in modalità virtuale e distanziata, ma non per questo meno partecipata. “Siamo in una fase difficile della pandemia. Ma le celebrazioni sono condivise. Il programma è stato ideato da tutti gli istituti del Polo del ‘900, che sta svolgendo un ruolo di coordinamento, ma vede la partecipazione della Regione, della Città Metropolitana e di tutte le associazioni e organizzazioni culturali che tradizionalmente fanno ricerca e si impegnano a stimolare una riflessione condivisa sui temi e il valore della Resistenza” continua Leon.

Farà eccezione alla virtualità degli incontri soltanto la mostra dedicata a Nuto Revelli, in cui i cittadini potranno imbattersi dal 25 aprile passeggiando tra i portici di Piazza della Repubblica. Testimonianze, racconti e dialoghi, per comprendere il passato e, insieme, anche il presente. Il tema della giustizia farà da leitmotiv agli incontri online, che lo esaminerrano nei suoi aspetti di faticosa riconquista dopo gli orrori della guerra e di diritto talvolta negato. Poi otto proiezioni restaurate e tre inedite, messe a disposizione dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, ripercorreranno gli eventi cruciali della Liberazione, mentre due dialoghi sul calcio sotto il fascismo ricorreranno allo sport come spunto di analisi per riflettere su guerra e Resistenza. Completano il calendario i podcast dedicati al contributo femminile alla rinascita del paese e alla figura di Sophie Scholl e gli spettacoli “Aria di Libertà”, omaggio a Mario Ghiglione, e “Senza sparare un colpo”, che presenta un ventaglio di storie sulla Resistenza non armata. Il variegato palinsesto non lascia da parte nemmeno i più piccoli, che potranno scoprire in un momento ludico-didattico i materiali custoditi negli archivi del Polo.

Sono diverse, quindi, le occasioni di riflessione e dibattito, per mantenersi sempre vigili nei confronti di nuove possibili forme di attacco alla libertà a e alla democrazia e rinnovare la propria vicinanza ai valori che la giornata rievoca. “Tutte le circoscrizioni organizzano annualmente delle attività per celebrare la ricorrenza, perché quasi in ciascuna di esse vi sono luoghi che ricordano gli eventi della Resistenza. Ancora una volta dobbiamo riaffermare che il nostro paese si basa sui valori di uguaglianza, democrazia e libertà.” conclude l’assessora.