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TJF 2019, l’obiettivo è portare il festival fuori da Torino

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Avere una vocazione strettamente internazionale, ma soprattutto uscire dai confini torinesi, dopo il grande successo dello scorso anno. Il Torino Jazz Festival si presenta ai blocchi di partenza con la conferenza che si è tenuto oggi, lunedì 11 marzo, a Palazzo Bertola. Quest’edizione, che si terrà dal 16 marzo al 21 aprile, si pone come obiettivo quello di valorizzare la rete jazz del Piemonte, sostenuta dal primo momento dal circuito artistico “Piemonte dal Vivo“. Oltre il circuito, la città e la regione hanno pronunciato consenso verso l’evento, con la presenza dell’assessore comunale alla cultura Francesca Leon e l’assessore regionale al turismo Antonella Parigi.

Gli organizzatori Diego Borotti e Giorgio Li Calzi, nel corso dei video sulla scorsa kermesse, hanno lanciato la sorpresa di questa edizione: la partecipazione del comitato del Jazz Festival di Edimburgo all’evento, con alcuni rappresentati in sala a rendere ufficiale l’accordo. La manifestazione aumenterà il suo raggio d’azione, soprattutto nelle serate d’apertura e chiusura.

Il trio Alessandro Giachero Danse si esibirà il 16 marzo nel teatro di Coccia di Novara, mentre a chiudere la rassegna ci saranno Gian Luigi Carlone, Giorgio Li Calzi e Johnson Righeira, che suoneranno a Bardonecchia. La speranza dichiarata dagli organizzatori è di confermare e magari superare il grande consenso della città come lo scorso anno, quando l’affluenza venne registratà in almeno 20mila presenze.

 

VINCENZO NASTO