“Il passato non ci ha insegnato molto, per non dire niente. Solo quando un ragazzo ci capisce abbiamo raggiunto il nostro scopo. La Germania ha fatto i conti con il suo passato, non posso dire lo stesso dell’Italia”.
Tatiana Bucci è una superstite del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Aveva solo 1 anno quando vennero promulgate le leggi razziali, sette quando giunse nel campo di sterminio. Da ormai 19 anni fa testimonianza e accompagna i giovani nel campo perché “li sentiamo vicini. Sono molto ben preparati dai loro professori prima di partire”.
Bucci è alla prima giornata del salone del libro di Torino insieme all’attore siciliano Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, che ha detto: “Quando loro non ci saranno più, avremo sempre più a che fare con chi nega, basti pensare al nostro presidente del senato. Abbiamo fatto schifo come i nazisti”.
Bucci: “I giovani porteranno avanti la memoria”
“Liliana Segre ha detto che ‘la gente è stufa di sentir parlare di ebrei’. Non la penso così. I giovani porteranno avanti la memoria, ne sono certa. Non andrà tutto perduto. Siamo rimasti in pochi, ma finché la salute me lo permetterà continuerò a testimoniare e a fare viaggi”.
“I nostalgici- dice Pif – sono capre, perché hanno nostalgia di una cosa che non conoscono. È vero, il passato non ci ha insegnato molto. Bisogna fare i conti con la mafia come con il nazismo e il fascismo. Dobbiamo metterci la faccia, essere cittadini attivi”.
“I bambini capiscono più di quanto pensiamo”
La sopravvissuta di Auschwitz conclude parlando del film d’animazione La stella di Andra e Tati che prende ispirazione dalla storia di Tatiana e della sorella Andra, diminutivo di Alessandra, per parlare della Shoah ai più piccoli. “I bambini capiscono molto di più di quanto noi pensiamo – commenta Tatiana Bucci -. Usando le parole giuste, possiamo raccontare la nostra esperienza anche a loro. Abbiamo lasciato da parte le cose più dure, ad esempio la storia relativa a nostro cugino Sergio”.