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Seeyousound, Cyndi Lauper come simbolo di lotta

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“Noi abbiamo sempre pensato che a un certo punto il mondo artistico debba prendere posizione su ciò che accade intorno – Alessandro Battaglini, vicedirettore del Seeyousound festival, spiega così la scelta del film di apertura dell’edizione delle dieci candeline di quest’anno -. Un’artista come Cyndi Lauper si prestava molto facilmente, in questo momento, a essere adatta per tutta una serie di cose che avvengono nel contemporaneo e su cui ci sentiamo di essere aderenti”.

In un’edizione di festeggiamenti per i primi dieci anni ma anche di continua ricerca e innovazione, la cantante sarà al centro di Let the canary sing della regista Alison Ellwood, prima proiezione di quest’anno al Cinema Massimo, prevista per la serata del 23 febbraio. Nel 1983, con Girls just want to have fun, la cantante rompeva i canoni e gli stereotipi di una tipologia donna reclusa ai compiti di cura, invitando invece a ribellarsi e rappresentando la possibilità di una libera e piena espressione dei desideri delle donne.

“Aprire il festival con la sua figura, venendo dall’ennesimo anno con un alto numero di femminicidi, vuol dire abbracciare completamente il suo messaggio”, sottolinea Battaglini.

Tra gli altri artisti presenti anche il regista Julien Temple, il pianista e compositore Christophe Chassol e la videoartista Rebecca Salvadori.

Seeyousound, il festival che unisce cinema e musica, sarà a Torino dal 23 febbraio al 3 marzo, presso il Cinema Massimo.

Intervista ad Alessandro Battaglini, vicedirettore del festival.

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