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Schlein, tra i consiglieri regionali Pd tanta sorpresa, qualche speranza

La vittoria alle primarie di Elly Schlein, prima donna alla guida del partito, ha sicuramente destabilizzato il Pd. Il giorno dopo, nella prima seduta del Consiglio regionale del Piemonte, i componenti del gruppo democratico rivelano quantomeno un po’ di sorpresa.

“Sono contento dell’affluenza alle urne delle primarie — dice Raffaele Gallo —. Personalmente, ho sostenuto Bonaccini, ma faccio i miei migliori auguri a Elly Schlein, la nuova segretaria del Pd, che avrà l’onore di guidare il partito e l’onere di tenere insieme il partito democratico e le varie articolazioni”.

Anche per i sostenitori di Bonaccini (la quasi totalità dei componenti del gruppo Pd in Regione) le primarie restano un momento positivo: il risveglio generale degli elettori è senza dubbio un’occasione di crescita per il partito. Si temeva infatti una scarsa affluenza per la giornata di ieri che, invece, ha centrato le aspettative. “Molta gente è tornata a votare — commenta il Daniele Valle, consigliere e vicepresidente del Consiglio —. È la prima volta che capita che il risultato degli iscritti non collimi con il risultato degli elettori, ma questo rappresenta una sfida e può essere un buon modo per allargare lo spettro politico coperto dal partito. Con le primarie abbiamo coperto un versante, con gli iscritti un altro. Se riusciamo a tenerli insieme — e questa è la sfida che ha di fronte la segretaria —, può uscirne un Partito democratico più forte”. 

Secondo il segretario del Pd piemontese Domenico Rossi, la politica si trova davanti a una sfida complessa: “Siamo in un’epoca di crisi della partecipazione. L’abbiamo visto con l’aumento dell’astensionismo e con la diminuzione dei tesserati. La rigenerazione dei partiti è uno degli obiettivi principali. Il mondo della comunicazione dell’informazione si è rivoluzionato. Dobbiamo prenderne atto, essere innovativi e creativi, per fare in modo che anche il partito sia in grado di interpretare correttamente questa realtà e di dare delle risposte capaci di coinvolgere le persone”.

Ma gli elettori e i tesserati non sono l’unica priorità del Pd, che vuole ristabilire una connessione quotidiana anche con il territorio piemontese. “I dirigenti del Partito piemontese devono rimettere mano a un rapporto costante con i propri territori, ancor più che con gli elettori. L’unico comune che ha ribaltato esattamente il dato piemontese è Nichelino, dove Stefano Bonaccini è stato colto come un cambiamento reale e immediato”, sottolinea il consigliere regionale Diego Sarno. La vittoria di Schlein, in questo senso, può aprire una pagina nuova, dice Sarno, guardando ai prossimi appuntamenti elettorali: “Schlein e Bonaccini insieme, come hanno sempre sostenuto durante la campagna elettorale, devono avere la capacità di portarci verso un buon risultato nel 2024 — alle regionali e alle europee —, e poi nel 2027, quando si arriverà al voto nazionale”.