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Salone off: 600 appuntamenti in oltre 300 spazi su tutta la città

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La trentacinquesima edizione del Salone del libro conferma l’intenzione di coinvolgere tutto il territorio cittadino. L’iniziativa del Salone off, nata nel 2004, quest’anno comprenderà 600 appuntamenti in oltre 300 spazi dislocati sulle otto circoscrizioni di Torino. Ventiquattro i comuni della città metropolitana coinvolti, a cui si aggiungono due città in regione e cinque per il progetto Voltapagina con le carceri, oltre ad altri cinquantadue centri grazie alla collaborazione con Vite Colte. 

“Torino è un luogo di incontro nei giorni del Salone – dice il direttore uscente Nicola Lagioia -. Il Salone off è Torino che si riversa al Lingotto e che poi vive gli eventi nel resto della città fino alle prime luci dell’alba”. Questo aspetto, sottolinea Lagioia, “fa bene sia a chi viene da fuori e scopre una città pronta ad accogliere i pellegrini della letteratura, sia agli stessi torinesi”.

L’obiettivo, dunque, è quello di “rompere l’unità del Lingotto al fine di aprirsi alle realtà del territorio”, afferma Marco Pautasso, segretario generale del Salone off. Questa rete è possibile grazie al coinvolgimento di scuole, musei, teatri, ospedali, circoli, condomini, parchi e luoghi di aggregazione. È un programma ricco di appuntamenti e novità che mettono al centro la letteratura, ma anche la musica, l’arte, il cinema, il cibo.

Ci saranno anche iniziative speciali. Dal 18 al 22 maggio sarà possibile ascoltare nelle stazioni della metropolitana e in alcuni alberghi “pillole audio” dei Promessi Sposi o sperimentare uno speed date letterario presso M**bun lunedì 15 maggio, conoscendo il proprio interlocutore a partire dal libro portato. Non mancheranno poi le occasioni di festa all’Hiroshima Mon Amour, alla Centrale Nuvola Lavazza, al Bunker e al Museo Egizio che, per l’occasione, aprirà in orario serale concludendo l’evento con un dj set fino alle 24. Tanti anche gli eventi dedicati ai lettori di domani inseriti nel progetto “Torino Futura” con laboratori di poesia, creazione di libri pop up, disegno, lettura ad alta voce e training autogeno. L’invito alla lettura passa anche attraverso la tavola: cinque gli incontri gastronomici previsti per quest’edizione in location emergenti del territorio torinese.

Tra le iniziative consolidate torna Voltapagina, il progetto che porta scrittori e scrittrici nelle carceri del Piemonte e della Liguria, e il progetto di lettura Il Ballatoio – storie a domicilio, per promuovere la lettura nei condomini in periferia. Quest’anno alcuni residenti di Mirafiori sud potranno partecipare ad alcune serate dedicate alla lettura di Marcovaldo. Il programma si estende alle dimore storiche della Regione dove sarà possibile seguire incontri con scrittori e scrittrici, ascoltare reading e concerti, scoprendo luoghi densi di memoria.

“L’augurio è che la trasformazione della città durante il Salone non sia troppo impermeabile. Quello che succede in quei giorni va fatto decantare, crescere e deve essere portato anche fuori dall’evento – dice Nicola Lagioia -. Una cosa che il Salone off ci ha insegnato è che siamo il frutto di una continua negoziazione e relazione con gli altri. Il fatto che tutto questo accada attraverso i libri è un qualcosa di molto prezioso”.