Salone del Libro al via, iniziano a battere i “Cuori selvaggi”

condividi

La più grande manifestazione italiana dedicata all’editoria è iniziata: il Salone del Libro ha aperto le porte per la sua XXXIV edizione, intitolata “Cuori Selvaggi”. Dal 19 al 23 maggio, Futura News segue gli eventi in diretta e partecipa a Unito Talks, il ciclo di eventi organizzati presso lo stand dell’Università di Torino.

Il programma del Salone del Libro, con tutti gli eventi, si trova qui.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dedicato all’apertura del Salone un suo messaggio: “Scriveva Pier Paolo Pasolini, di cui abbiamo recentemente celebrato i cento anni dalla nascita: “Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura” ha scritto Mattarella. “Leggere è una risorsa per la società. Leggere rende liberi. Lo scambio di conoscenza e cultura crea ponti. I libri aprono alla comprensione reciproca e al dialogo. Un ringraziamento va rivolto a tutti gli operatori economici del libro che devono continuamente misurarsi con nuove sfide”.

Ieri il pre-Salone, con musica e poesia “selvatiche”

Il Salone era iniziato già ieri sera, con le parole di Amitav Ghosh e Mariangela Gualtieri e con la musica di Uri Caine e Paolo Fresu

I temi corrono, dai “cuori selvaggi” che danno il nome alla rassegna, al concetto di “selvatico”, “specie” e sostenibilità ambientale che vada oltre gli esseri umani: “Non credo nella parola sostenibilità, è un eufemismo, sono scettico”, dice Ghosh: “Sto cercando di vedere quali siano sfide letterarie di questo periodo, in particolare quale voce dare ai non umani. Dagli alberi agli animali, ai fantasmi. Tutto ciò che non è parlante”. In questo campo, la musica e il cinema stanno già agendo: “Guardiamo i primi dieci libri più venduti o i primi film più visti, sono popolati da zombie, supereroi… nella cultura pop il non umano prevale”.

Segue una performance musicale e parlata, con la poesia di Gualtieri, il piano di Caine e la tromba di Fresu che improvvisano e danno forma a poesia sui temi trattati finora. Il tema del selvatico è “importantissimo” per Gualtieri, “bisogna salvare il selvatico dentro e fuori di noi”.

Chiude sempre Gualtieri, con la sua poesia “Bello mondo”:

In quest’ora della sera
da questo punto del mondo

Ringraziare desidero il divino
labirinto delle cause e degli effetti
per la diversità delle creature
che compongono questo universo singolare

[…]