Questa mattina, 1° giugno, con una diretta sulla pagina Facebook della Fondazione Benvenuti In Italia, Stefano Lo Russo, Enzo Lavolta, Igor Boni e Francesco Tresso hanno dato ufficialmente il via alla campagna elettorale per le Primarie del centrosinistra, che si terranno il prossimo tra poco meno di due settimane, il 12 e il 13 giugno.
Il confronto, moderato dalla Segretaria dei Giovani Democratici di Torino, Caterina Renna, ha rappresentato l’occasione ideale per consentire all’opinione pubblica cittadina di ottenere una prima veduta d’insieme sulle linee guida che ispirano i programmi politici dei vari candidati.
Quale futuro per la ZTL?
Una delle prime questioni che la nuova amministrazione – a prescindere dalle persone che la comporranno – dovrà affrontare sarà la riforma della ZTL. Per Tresso, bisogna pensare a innovare con delle modalità che non penalizzino determinati interessi commerciali favorendone altri: la soluzione predisposta dal candidato punta a considerare tutta la area della ZTL come una grossa zona di sosta, in cui ogni cittadino pagherà sulla base del tempo effettivo di permanenza al suo interno. Agli antipodi il parere di Lo Russo, secondo il quale la ZTL andrebbe integrata attraverso l’implementazione di alcune politiche dimenticate dall’attuale amministrazione, come la pedonalizzazione (sullo stampo di quella realizzata in Via Monferrato). La riforma della ZTL si inserirebbe, dunque, all’interno di “un più generale piano di riforma del trasporto pubblico”. Igor Boni strizza l’occhio a Parigi e al suo progetto di pedonalizzazione totale: ampliare le pedonalizzazioni del centro e instaurare un circuito di Road pricing al fine di ottenere dei finanziamenti che potrebbero rivelarsi importanti per migliorare i servizi urbani.
Tav, il minimo comune denominatore dei candidati
Tutti i candidati non fanno un passo indietro sul fronte TAV che “essendo una ferrovia, rappresenta il mezzo più ecologico per spostare mezzi, merci e persone”, ha dichiarato Boni. Dello stesso avviso anche Lo Russo, Lavolta e Tresso, secondo i quali in un’area come quella torinese, tra le più inquinate d’Europa, la realizzazione della Torino-Lione costituisce una priorità assoluta, dato che potrebbe stimolare processi virtuosi in termini di decarbonizzazione e transizione ecologica. Cauto ottimismo anche in relazione alla questione della possibile nomina di Torino come sede della Giga-factory di Stellantis, recentemente rilanciata da Chiara Appendino: “Il 26% dei lavoratori torinesi lavorano nella manifattura. Una percentuale che rende il dialogo costante con Stellantis una necessità inderogabile”, ha dichiarato Lorusso. Per Tresso, bisogna ricreare le condizioni per la costruzione di un “Ecosistema dell’eccellenza, anche sfruttando le possibilità del Pnrr”. A unire i 4 candidati è anche la volontà di valorizzare le periferie e di incentivare forme di “mobilità dolce”.
Alleanza con il Movimento 5 Stelle
L’elefante nella stanza, però, rimane sempre lo stesso: la conferma o la definitiva dipartita dell’alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle. Da questo punto di vista, i 4 candidati nutrono sentimenti contrastanti. Igor Boni continua sulla sua linea: esprimere un indirizzo alternativo rispetto all’amministrazione che ha “rovinato questa città”. Decisamente più ambigui Tresso e Lo Russo, secondo i quali il fine potrebbe giustificare i mezzi: piuttosto che arrivare a un accordo sottobanco, potrebbe essere più coerente ragionare insieme su alcuni temi per arginare l’avanzata delle destre in città. Decisamente più favorevole all’individuazione di un accordo Enzo Lavolta, che riscontra nel M5S molti dei valori che animano la sua azione politica.