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Più ristoranti, meno negozi e botteghe. I dati delle imprese piemontesi nel 2019

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La mortalità delle aziende piemontesi supera la natalità. In Piemonte sono 25.972 le attività registrate nel 2019. 27.489 sono invece quelle che hanno chiuso. Il saldo dell’anno 2019 è negativo per 1.517 unità, con un tasso di crescita negativo di -0,35%.  Questi i dati presentati Unioncamere Piemonte emersi dal Registro imprese delle Camere di commercio che vedono nel 2019 un aumento delle aziende registrate rispetto all’anno precedente (nel 2018  erano 24.156 le nuove iscrizioni con un saldo di -0,45%).

Crescono servizi e turismo

Nel 2019, gli “altri servizi” hanno sperimentato la performance migliore (+1,44%), seguiti dal comparto del turismo (+0,51%). Negativo l’andamento segnato da tutti gli altri comparti. In particolare l’agricoltura (-1,76%) e il commercio (-1,60%) che registrano le contrazioni più elevate. L’industria evidenzia un tasso di variazione del -1,19%; meno intenso il calo delle costruzioni (-0,38%).

Sono oltre 115mila le aziende artigiane presenti sul territorio piemontese (il 27% delle imprese totali della regione). Il 2019 è stato critico per le imprese artigiane piemontesi che hanno registrato un tasso di crescita del -0,51%, non peggio però del 2018 (-1,12%).

Le forme di imprese

A conferma di una tendenza consolidata da tempo, il bilancio del tessuto imprenditoriale resta positivo quasi esclusivamente per merito delle imprese costituite in forma di società di capitale, che hanno registrato nel 2019 un tasso di crescita del +2,58%. Continuano a ridursi, invece, le società di persone (-2,19%) e le ditte individuali (- 0,56%), stabile invece l’aggregato delle altre forme (-0,04%).

Le altre regioni

A fine dicembre 2019, con 428.457 unità, il Piemonte si è confermato in 7ª posizione tra le regioni italiane; qui risiedono il 7,0% delle imprese nazionali.

La regione Lazio cresce più sensibilmente (registra 9.206 imprese in più rispetto al 2018, corrispondenti a un tasso di crescita dell’1,4%). Seguono Campania (+5.746) e Lombardia (+5.073). Meglio del Piemonte fanno Emilia-Romagna (-1.431 imprese) e Marche (-909). Peggio del Piemonte fa il Friuli Venezia Giulia (-0,7% di imprese nel 2019 rispetto all’anno precedente).

La media italiana di natimortalità aziendale segna un saldo positivo di poco sopra lo zero, attestandosi a +0,44% nel 2019.

Chiuse botteghe e negozi di abbigliamento

C’è una tendenza di lungo periodo. Solo nella città di Torino, dal 2015 al 2018 (fonte Camera di Commercio, Ascom e Confesercenti) hanno abbassato definitivamente la saracinesca due negozi al giorno. Erano 3.300 le cessate attività. In crescita solo gli esercizi di vicinato e i ristoranti, trainati dalla crescita del settore turistico. Facevano eccezione i negozi di vendita specializzati in prodotti alimentari, le tabaccherie (+80 negli ultimi cinque anni), i benzinai (+38), le farmacie e articoli medicali e ortopedici (+43), la vendita di prodotti usati (+27), i negozi di cosmetici e profumerie (+27). A registrare più chiusure, invece, i negozi di abbigliamento (-537) e quelli di calzature e articoli di pelletteria (-142).

NICOLA TEOFILO