Piemonte, operativo Orecol. Il presidente Cirio: “Dà garanzie di trasparenza degli atti amministrativi”

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Parte Orecol, l’organismo autonomo anti corruzione della Regione Piemonte. Un istituto di vigilanza collaborativa, slegato dalla politica, con compiti di verifica della trasparenza e della legalità di atti amministrativi e partecipate regionali, oltre che di controllo sulla gestione dei fondi Pnrr. Più nello specifico, in agenda ci sono ispezioni sugli ingranaggi organizzativi della Regione e i sistemi di controllo interni, focus sulla regolarità di contratti e appalti e controlli sulle procedure d’acquisto. Il tutto senza negarsi l’esame degli esposti presentati direttamente dai cittadini.

La composizione

Con la prima seduta in programma per il 2 marzo, l’organismo sarà presieduto da Arturo Soprano, oggi presidente della Corte d’appello di Torino, con un’esperienza di oltre quarant’anni alle spalle in qualità di giudice istruttore, presidente della Corte d’Assise, direttore di carceri ed esperto in temi come criminalità organizzata e ‘ndrangheta. Ad affiancarlo altre quattro figure, due nominate dalla giunta e due dal Consiglio regionale. I nomi definitivi? Gli avvocati Aurora Andrea Di Benedetto e Luca Libra e gli imprenditori Roberto Fantini e Nicola Longo. In prospettiva, riunioni a cadenza settimanale per stilare una relazione finale “da presentare al Consiglio regionale e alla giunta – spiega Soprano – evidenziando criticità, irregolarità e segnalando eventuali inosservanze sui servizi inefficienti”.

Fra le prime proposte sui banchi di Orecol, anticipa Soprano, ci sono un’indagine conoscitiva in tema sanità (liste d’attesa per le visite ospedaliere e gli interventi chirurgici di maggior rilievo), l’esplorazione dei criteri valutativi nei concorsi per entrare nella cosa pubblica, un’audizione per conoscere il funzionamento della macchina regionale, la creazione di una cabina di regia per seguire i passaggi di concretizzazione del Pnrr.

Il presidente: “organico insufficiente”

Tanti fascicoli fra le mani, è questo il motivo per cui Soprano fa subito presente due problemi nodali. Il primo è “l’inadeguatezza del numero dei componenti”: “In altri organismi analoghi come quello della Lombardia si contano nove componenti più il personale amministrativo di supporto”. Dopodiché, il fattore autonomia dell’organismo: “Sarebbe più opportuno che avesse una durata svincolata da quella del Consiglio regionale, almeno triennale o quadriennale. Ciò evidenzierebbe la sua indipendenza ed eviterebbe frenate brusche sul suo operato”.

Le voci delle istituzioni

Soddisfatto anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, dell’operatività dell’Orecol: “La Corte dei Conti ci aveva segnalato di definire questo organismo e noi abbiamo attuato le buone indicazioni. L’Orecol darà ulteriori garanzie di trasparenza degli atti amministrativi, in un momento dove arrivano le risorse Pnrr”. A ruota, il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia: “È un ulteriore tassello nel più articolato sistema dei controlli regionali che ci aiuta quotidianamente a verificare che il nostro operato rispetti i requisiti di trasparenza, efficienza, buon andamento e imparzialità”.

Infine, piccola battuta del presidente della Regione sui risultati delle regionali in Lombardia e Lazio, dove il centrodestra ha vinto quasi a mani basse: “La rielezione di Attilio Fontana mi fa piacere, se lo merita perché ha governato bene. Abbiamo bisogno di stabilità nel Paese e queste due vittorie danno forza al governo nazionale. Un governo – continua – che si sta dimostrando un amico del nostro Piemonte”.