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Parco del Meisino, 39 persone indagate dalla Procura

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È stato notificato il 5 marzo un avviso di garanzia da parte della Procura della Repubblica nei confronti di 39 persone indagate nel contesto delle proteste contro il progetto comunale di realizzazione del Centro per l’educazione sportiva e ambientale del Comune di Torino nel Parco del Meisino.
Le accuse riguardano i presunti reati di violenza privata aggravata e danneggiamento, avvenuti in 14 diversi episodi, nei quali sono stati interrotti i lavori e, in alcuni casi, danneggiate le recinzioni.

Il Comitato, composto da decine di cittadini e cittadine torinesi, a partire da settembre si era mobilitato per opporsi all’iniziativa del Comune di Torino di costruire un Centro per l’educazione sportiva e ambientale al Parco del Meisino, arrivando anche a portare in tribunale il Comune per danni alla salute

Un comunicato stampa del Comitato Salviamo il Meisino riporta che le trentanove persone indagate sono uomini e donne dai 23 ai 79 anni e “non hanno agito diversamente dagli altri dimostranti”, ma sarebbero stati “selezionati dal mucchio molto più numeroso di chi ha protestato” con lo scopo di “ammonirli alla vigilia della distruzione del boschetto nell’area destinata alla passerella ciclopedonale”. Si legge poi nel comunicato: “Con indagini come questa, promossa a tutela degli interessi privati in un parco pubblico, la decadenza di Torino da capitale della Resistenza a capitale del controllo e del bavaglio scende un altro gradino” e ancora “il progetto del Meisino si conferma un Centro di Diseducazione Ambientale”.

Infine il Comitato Salviamo il Meisino ha convocato una conferenza stampa lunedì 17 marzo alle 18 presso il cortile del Campus Einaudi, Lungo Dora Siena 100, per parlare del futuro del Comitato e di come intende muoversi da adesso in avanti.

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