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“Open machine”: Gallerie d’Italia in musica

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Seduti per terra intorno a suonatori di conchiglie e producer di elettronica nella corte interna e nei saloni delle Gallerie d’Italia. È il fermento creativo di “Open machine“, progetto di improvvisazione musicale che vuol favorire, attraverso il processo di creazione artistica, la fruizione di luoghi – le Gallerie d’Italia – che sono ancora musei, ma non lo sono più nel senso tradizionale del termine.

Si entra, si assiste all’incontro “al buio” di musicisti di estrazione diversissima e si prende parte a un atto creativo musicale figlio di quel luogo e di quell’istante. Non ripetibile. “Possono nascerne momenti di incertezza – dichiara il direttore artistico dell’evento Vittorio Cosma, forte dell’esperienza maturata -, ma anche epifanie meravigliose, simbolo di una città che si dimostra aperta al mondo e in cui succedono cose popolari e sperimentali”. 

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Gallerie d’Italia, The Goodness Factory e Music Production. Dopo il successo di Milano, è ora pronta sbarcare anche nel capoluogo piemontese, dove sono già quattro le date fissate: 18 e 25 maggio, 15 e 22 giugno, mentre altre quattro andranno in scena in autunno a Milano. 

“Concepiamo Gallerie d’Italia come un museo aperto, contemporaneo e disponibile ad accogliere altre forme d’arte – dichiara l’executive director di Arte, Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo, Michele Coppola -. “Open machine” risponde a questa visione e ci piace intenderlo come un dialogo aperto. Non solo perché vorremmo farlo approdare anche alle altre Gallerie di Napoli e Vicenza, ma perché ben si presta a coinvolgere nuovi artisti e nuovi linguaggi”. 

Si comincia dalla musica e si comincia dalla corte interna del palazzo di Intesa Sanpaolo che si affaccia su piazza San Carlo. Il 18 maggio si incontreranno la cantante e produttrice Biancamaria Scoccia, in arte Whitemary, il trombonista Gianluca Petrella e il chitarrista Damir Nefat

Il 25 maggio Vittorio Cosma sarà accompagnato dal compositore producer e sound designer torinese Daniele Mana e dall’arpa di Cecilia. Il 15 giugno il pop elettronico dei Plastica dialogherà artisticamente con il polistrumentista Giancarlo Parisi e con Enrico Gabrielli dei Calibro 35. Il 22 giugno, infine, il batterista Alessio Sanfilippo incontrerà l’estro del torinese Boosta, tastierista e co-fondatore dei Subsonica. 

Maestri dell’acustica, elementi armonici che favoriscano la polifonia, musica sintetica e, soprattutto, grandi fantasisti. Un’ibridazione di generi e generazioni differenti che, in qualche modo, segna anche l’identità delle Gallerie d’Italia, che a un anno dall’apertura, attraverso fotografie storiche, eventi dedicati all’economia circolare e alla siccità, “si impegnano a correre avanti – conclude Coppola -, a proiettarsi verso il futuro e, per natura, a essere un luogo sempre diverso da come lo si era immaginato, un po’ come la musica”.

La presentazione di “Open Machine” e il primo anno di Gallerie d’Italia nelle parole dell’executive director Michele Coppola e del direttore artistico dell’evento Vittorio Cosma