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Premiato alle Ogr Jude Bellingham, il Golden Boy 2023

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Il Golden Boy 2023 è Jude Bellingham. Lunedì 4 novembre alle Ogr di Torino il 5 del Real Madrid ha vinto i premi della giuria e del web nell’edizione di quest’anno. La serata, organizzata da Tuttosport, attendeva solo lui. In un migliaio tra bambini di scuole calcio piemontesi, fan e addetti del mondo del calcio hanno acclamato il giovane inglese che sta stregando la Liga ed entusiasmando in Champions League.

Dopo Paul Pogba, Sergio Aguero, Erling Haaland e i più recenti talenti made in Barcellona, Pedri e Pablo Gavi, ora anche il 5 delle merengues entra nell’albo del Golden Boy. “Grazie per avermi accolto in questa città bellissima – ha detto al momento della premiazione -. Fa un po’ freddo ma sono onorato di condividere questo premio. Lo dedico al Real Madrid, ai miei compagni e allo staff, a mister Carlo Ancelotti, al presidente Florentino Perez e alla mia famiglia”.

Sul palco in tanti, da Massimo Mauro al fondatore del premio Massimo Franchi, lo hanno battezzato il più forte del mondo. Lui non sente le pressioni, ma respinge al mittente quest’etichetta: “Non so se sono d’accordo. Per me conta aiutare i compagni di squadra e crescere di partita in partita, di weekend in weekend, e giocare nel più grande club al mondo”. Qualcuno fra gli storici vincitori l’ha ispirata più di altri? “La lista è straordinaria – ha risposto Bellingham -, ma visto che è inglese direi che Wayne Rooney è stato quello che mi ha ispirato di più da bambino”.

Fra standing ovation ed emulazioni della sua celebre esultanza da fondo sala, gli altri premiati non sono comunque passati sotto traccia: the Youngest al 16enne spagnolo Lamine Yamal, Golden Girl alla colombiana Linda Caicedo, Best European President al patron del Brighton Tony Bloom, Golden Player Woman alla campionessa del mondo Aitana Bonmati, Golden Player Man a Erling Haaland, Best European Manager a Edu Gaspar (Arsenal) e Best Coach a Roberto De Zerbi. Spazio anche agli esports con il premio Italian Esports Golden Boy, vinto dal 25enne Danipitbull e alla targa Scirea assegnata al difensore della Juventus, Federico Gatti.

Fra gli altri palloncini d’oro, c’è stato anche l’Italian Golden Boy a Giorgio Scalvini, ritirato dall’amministratore delegato dell’Atalanta, Luca Percassi. “Un ragazzo straordinario che ha iniziato con noi dall’età di 11 anni – commenta -. Ringrazio la famiglia e gli agenti di Giorgio che fin da subito si sono affidati alla società. Se Scalvini è dov’è oggi, è grazie a loro”. Poi, una parentesi sulle seconde squadre in Italia. “Abbiamo seguito l’esempio della Juventus, partita prima di tutti gli altri. Costa molto in termini di tempo, ma gratifica perché allunga il processo di crescita dei nostri ragazzi”.

Per l’Italian Golden Girl assegnato alla classe 2004 Chiara Beccari, alla consegna c’erano l’allenatore e il ds del Sassuolo femminile. “Il calcio femminile sta attraversando un grande sviluppo – hanno detto -, ci crediamo molto”. Come Best Agent il premio è andato ad Ali Barat, procuratore dei calciatori passati in estate al Chelsea Moises Caicedo e Nicolas Jackson: “Lo dedico a Mino Raiola, con cui ho fatto il mio primo affare”, ha detto dal palco.

La Greatest Challenge of the Year è stata assegnata, tra l’altro, al neo direttore tecnico della Juventus, Cristiano Giuntoli, per aver contribuito a far vincere lo scudetto della passata stagione al Napoli. Sul protagonista della serata, Jude Bellingham, solo una battuta: “Lui è l’insostenibile leggerezza dell’essere calcistico”.