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Apre il Lego store in via Roma: dieci cose che non sapevate sui mattoncini danesi

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Sarà tagliato sabato alle dieci il nastro inaugurale, fatto di mattoncini, che aprirà il nuovo Lego Store torinese. Il negozio in via Roma sarà il più grande in Italia: al centro dello store una Mole di Lego del peso di oltre 19 kg, realizzata con oltre 18mila mattoncini e costruita in 90 ore. Un ottimo momento, insomma, per recuperare dalla soffitta le vecchie scatole di costruzioni e rimettersi a creare. Ecco dieci cose da sapere sui mattoncini.

    1. 1. Il nome Lego deriva da “Leg godt”, “gioca bene” in danese. La casa produttrice di giocattoli è attiva dal primo ‘900, ma dopo un incendio della sua produzione originaria, i giocattoli di legno, i primi mattoncini in plastica vennero prodotti nel 1932.

    1. 2. Ogni anno vengono messi in commercio 19 miliardi di mattoncini, di cui 730 milioni di “gomme”, quattro volte la produzione della più grande azienda produttrice di pneumatici, Bridgestone. I pezzi difettosi sono in media circa 18 su un milione.

    1. 3. C’è una particolare categoria di appassionati, gli Afol: l’acronimo significa “Adult Fans of Lego” e raccoglie tutti gli adulti che collezionano i set prodotti dalla casa danese ma ne creano anche di propri.

    1. 4. I progetti creati dagli Afol si chiamano in gergo Moc, “My Own Creation”, e vengono anche esposti in numerosi eventi per appassionati. I Moc in genere sono di grandi dimensioni e possono essere costituiti anche da 45 o 50mila pezzi.

    1. 5. Esistono, soprattutto in Italia, numerosi Lug, “Lego User Group”, cioè gruppi di Afol che entrano in contatto soprattutto su Facebook: mentre negli altri Paesi ci sono in genere circa uno o due gruppi che raccolgono tutti gli appassionati, in Italia si arriva anche ad averne diversi per ogni regione. Il primo gruppo italiano è stato It-Lug.

    1. 6. Agli eventi Lego in cui si espongono i Moc è vietato fumare e mangiare in prossimità delle creazioni. Inoltre, nella realizzazione dei progetti non si può modificare il colore dei mattoncini oppure incollarli per creare forme nuove non prodotte. Agli eventi spesso c’è anche uno spazio in cui i visitatori possono costruire con pezzi messi a disposizione dalla Lego stessa: le creazioni possono essere poi acquistate a peso.

    1. 7. Il prossimo set a uscire sarà il Millenium Falcon, quello con più pezzi finora: dopo il Taj Mahal, che arrivava a 5000 pezzi, il nuovo Falcon ne conterrà addirittura 7000. Negli ultimi anni è poi cresciuto un mercato di collezionisti per quanto riguarda i set del passato usciti di produzione. Per contrastarlo, la Lego sta mettendo in commercio delle riedizioni con piccole modifiche.

    1. 8. Ufficialmente, Lego prende le distanze dalla guerra e non produce giocattoli che rappresentino armi. In realtà, in alcuni set che riguardano gli indiani o i pirati sono presenti spade, pistole e asce.

    1. 9. Oltre allo scambio di set datati, gli appassionati arrivano a offrire centinaia di euro anche per scatole autografate dai creatori dei set o dai proprietari dell’azienda.

    1. 10. A Billund, il paesino in cui risiede l’azienda danese, a fine settembre è stata inaugurata la Lego House, tutta dedicata alla storia dell’azienda e alle esposizioni dei set, ufficiali e Moc. Siccome la costruzione della struttura aveva creato problemi agli altri abitanti del paese, l’azienda ha creato un set speciale dedicato alla Lego House da vendere in tutti i negozi di Billund, lasciando i proventi ai commercianti per sdebitarsi.

LISA DI GIUSEPPE

Grazie a Beniamino Fermani per il prezioso contributo