La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Nuova vita all’ex Scalo Vallino

condividi

Un altro tassello si aggiunge al quadro di riqualificazione urbanistica che da un po’ di tempo sta trasformando la città. Questa volta nel quartiere San Salvario, all’ex scalo ferroviario Vallino, tra corso Sommelier e via Nizza. L’area, di circa 52mila metri quadri complessivi, è proprio accanto alla ferrovia e da anni è spoglia e degradata. L’unico movimento registrato negli ultimi tempi è il cantiere dell’Università di Torino, che sta costruendo due palazzine (quasi completate) dedicate alla facoltà di Biotecnologie – per il resto, la desolazione. Il progetto, annunciato oggi da Nova Coop Società Cooperativa, riguarda 32mila mq di territorio (esclusi quindi gli spazi dell’Università), destinati in parte al privato, in parte alla comunità.

Il progetto per l’ex Scalo Vallino

Due palazzi come student housing (totale 402 posti letto), un supermercato Coop, un’area commerciale, tre impianti sportivi e spazi pubblici come aree verdi, piste ciclabili e percorsi pedonali. Il superstore avrà un parcheggio sotterraneo e uno al primo piano (188 posti pubblici e 269 privati), mentre il tetto verrà coperto per metà da pannelli fotovoltaici e il resto da vegetazione.

Nella piazza centrale sono previste panchine e un’area giochi, che faranno parte della superficie destinata alla comunità (nello specifico il 28% dell’area destinata al verde, il 24% per servizi pubblici). Il costo del progetto – oltre 60 milioni – sarà coperto da investimenti privati, dei quali 5 milioni verranno destinati alla realizzazione di questi spazi pubblici.

Nei prossimi giorni dovrebbero partire le operazioni di bonifica del territorio, “necessarie prima della posa della prima pietra” spiega Antonio Audo, direttore tecnico e del patrimonio di Nova Coop. Se tutto va bene, bisognerà attendere gennaio 2024 per l’inizio dei lavori veri e propri.

I cittadini chiedono una revisione

Il piano è stato già stroncato dai cittadini del quartiere. Il giorno prima della presentazione del progetto hanno convocato un diritto di tribuna, in mano una petizione con 533 firme per chiedere di ripensare l’ex scalo. La preoccupazione principale è legata al traffico indotto che un nuovo supermercato porterebbe con sé, in un quartiere già sotto stress nonostante la linea metropolitana. “La metà delle attività non genera traffico – assicura Audo – perché gli studenti generalmente non sono muniti di automobile. Il supermercato aumenta la viabilità, sì, ma ne riduce un’altra parte: chi abita in San Salvario e prendeva l’auto per andare alla Coop di Grugliasco, adesso troverà i servizi nel suo quartiere”. In più, secondo i firmatari i nuovi edifici attrarrebbero nuove isole di calore.

Nova Coop ha acquistato l’area nel 2015 e poco dopo proprio il sindaco Stefano Lo Russo (all’epoca assessore all’urbanistica) aveva approvato le modifiche al progetto. Ad oggi il sindaco risponde alle proteste dei cittadini invitando a mettere da parte gli interessi privati a favore della comunità. “Talvolta capita che i punti di vista dei singoli siano divergenti tra loro, ma non dobbiamo dimenticare che l’interesse più alto è quello della città. La porta del sindaco è sempre aperta per proposte costruttive e puntuali. Meno affermazioni di principio e più concretezza operativa” conclude.