Valentina Pitzalis riceve la prima mano bionica applicata in Italia

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Potente, veloce e leggera. Si chiama Nexus ed è la prima mano bionica a essere applicata in Italia grazie a Officina Ortopedica Maria Adelaide, eccellenza italiana nel campo delle protesi e degli ausili per le disabilità con sede a Torino.

La prima persona che beneficerà dell’innovativo strumento biomedico è Valentina Pitzalis, attivista social, icona della lotta al femminicidio e vittima – dieci anni fa – di un’aggressione che le ha stravolto la vita.

È la notte tra il 16 e il 17 aprile 2011 quando la ragazza, allora 27enne, si reca presso l’appartamento dell’ex marito, Manuel Piredda, a Bacu Abis (nel sud della Sardegna). Una volta arrivata, l’ex compagno le getta addosso della benzina, per poi darle fuoco. Le fiamme divampano sul suo corpo per 20 interminabili minuti, fino all’arrivo dei vigili del fuoco che con il loro intervento riescono a salvarle la vita. Valentina si risveglierà in un letto d’ospedale con la mano sinistra amputata, quella destra irrimediabilmente danneggiata e il volto completamente sfigurato.

Oggi, a distanza di oltre un decennio, la ragazza sarda può riacquisire le funzionalità della mano sinistra grazie alla protesi più evoluta al mondo.

Valentina Pitzalis è la prima in Italia a beneficiare di Nexus, la mano bionica di ultima generazione

La mano bionica di ultima generazione è stata progettata sulla base di numerosi dati misurati e raccolti per renderla più anatomicamente proporzionata e, al tempo stesso, esteticamente piacevole. La motorizzazione della presa e della rotazione del pollice viene utilizzata in modalità dinamica simultanea, permettendo un controllo intuitivo. La capacità di flessione delle dita, inoltre, consente un uso ottimale senza ulteriori input mioelettrici.

“Sono felicissima e molto emozionata”, spiega Valentina durante l’evento di consegna di Nexus, aperto alla stampa. “Per me è un sogno che finalmente si avvera. Dopo 10 anni, ho di nuovo la mano sinistra e non vedo l’ora di imparare a usarla al meglio. Ringrazio la mia famiglia, le persone a me care, le associazioni che mi hanno permesso di percorrere la strada, spesso in salita, per arrivare fino a qui. Ho ancora molto da fare e realizzare, ma ora posso dire di essere una vera Wonder Woman!”.

La ragazza affronterà un periodo di allenamento per arrivare a sfruttare al meglio le potenzialità del dispositivo, che può essere impostato su 14 modelli di presa differenti e che si carica rapidamente tramite una semplice porta Usb. La struttura interna è realizzata in carbonio e il rivestimento, personalizzabile nei colori, è in silicone. Il prezzo si aggira sui 40mila euro e sono previsti tagliandi annuali svolti dalla struttura che si occupa dell’applicazione sul paziente.

“La tecnologia di Nexus segna un passaggio epocale rispetto alle protesi precedenti”, spiega il dottor Roberto Ariagno, direttore di Officina Ortopedica Maria Adelaide. “Sono molto contento che sia proprio Valentina la prima in Italia a poter utilizzare questo strumento straordinario. Sicuramente si tratta di un grande cambiamento e questa mano bionica di ultima generazione aumenterà la qualità della sua vita, aiutandola nella quotidianità”.