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Le parole dei “visionari” e l’intelligenza artificiale per far nascere il mondo di domani

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E’ arrivato il primo giorno per i Visionary Days, l’incontro tra under 35 che si sono confrontati e hanno disegnato il futuro economico-ambientale del pianeta. Per la prima volta, Torino e Genova ospitano l’evento contemporaneamente, con incontri in streaming dai due centri cittadini.

A Torino la discussione dei “visionari” è andata in scena alle Officine Grandi Riparazioni: 1500 giovani da tutta Italia si sono incontrati per affrontare i cambiamenti in corso e dare forma al prossimo futuro. Insieme, a partire da incontri di vite e visioni diverse. Dieci ore di discussioni, tra centinaia di tavole rotonde ripartite su due città  virtualmente connesse tra loro per dare vita ad un unico confronto collettivo alimentato da decine di talk. Presente alla rassegna la sindaca di Torino Chiara Appendino, intervenuta nel pomeriggio e il ministro dell’istruzione Vincenzo Spadafora.

 

Un evento che, vista la sua natura, ha occupato un ampio spazio sui social e che proprio i social hanno raccontato sotto molto punti di vista.

https://www.instagram.com/p/B5NbqoCKftp/

https://www.instagram.com/p/B5Ncqj-IHoP/

Un manifesto scritto con l’intelligenza artificiale

Ma come funzionano i Visionary Days? E, soprattutto, che cosa è successo a Torino? Decine di tavoli e a ogni tavolo stavano seduti quasi una dozzina di giovani. Tra loro dei facilitatori raccoglievano le discussioni stimolate dai talk che nel frattempo si alternavano sul palco. Una serie di suggestioni futuribili, ma non fantascientifiche. FCA attraverso i suoi dirigenti ha presentato le linee guida della nuova 500 elettrica che sarà prodotta negli stabilimenti di Mirafiori. E mentre si parlava di auto elettrica, di mobilità alternativa e di città del futuro, i partecipanti scrivevano le loro frasi sui tablet. 

Un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale elaborava in tempo reale tutte le frasi, i ragionamenti dei “visionari”, cercando di arrivare a una sintesi: a un manifesto per il futuro che nasceva nelle discussioni, passava per i tablet, si proiettava su grandi led e poi finiva “in pasto” all’AI. Questo è stato il Visionary made in Turin.