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La Regione presenta ”Dalia”, la nuova app per proteggere le donne

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Nella mattinata di mercoledì 21 marzo è stata presentata Dalia per le donne, l’applicazione di geolocalizzazione pensata per venire in aiuto alle donne in caso di emergenza. L’dea, dell’assessorato alle Pari Opportunità, in particolare dell’assessora Chiara Caucino, è stata sviluppata dal Csi Piemonte.

«I dati ci dicono che una donna su tre ha subìto, nell’arco della propria vita, almeno un episodio di violenza, che sia fisica o psicologica» dichiara Caucino ricordando le iniziative già attive sul territorio piemontese. «Contiamo 21 centri antiviolenza, 13 case rifugio, tutti coordinati in modo integrato alla rete dei servizi sociosanitari. C’è poi la possibilità di chiedere aiuto contattando telefonicamente il numero 1522, via mail, attraverso i social network, ma anche di persona, presentandosi presso gli 80 sportelli o i punti contatto mobili. Insomma le modalità di ottenere supporto ci sono e oggi si arricchiscono con importante strumento innovativo».

Dalia è un software che si aggiunge a una rete già avviata e permette alle donne in pericolo di utilizzare la geolocalizzazione per chiedere aiuto. «Uno strumento innovativo ed efficace che potrà salvare numerose donne da episodi di violenza» commenta entusiasta l’assessora. Una delle maggiori novità sta nel fatto che l’app sfrutta la tecnologia Pwa che svincola l’utente dalla necessità di scaricarla in maniera tradizionale dagli store sullo smartphone. È infatti raggiungibile da pc sul sito www.daliaperledonne.it da cui, attraverso un qr code, può essere scaricata sui dispositivi mobili.

L’app una volta presente sulla schermata home dello smartphone è di semplice utilizzo. Oltre a raggiungere un numero di telefono impostato personalmente, che può essere anche quello delle forze dell’ordine, fornisce la mappa aggiornata dei centri anti violenza e degli sportelli più vicini e facili da raggiungere.

«La Regione, da molti anni, sta lavorando sul fronte della violenza di genere e credo che sia stato fatto da tutti un ottimo lavoro che oggi viene implementato da uno strumento importante che potrà essere d’aiuto per molte donne» conclude soddisfatta Caucino.