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L’8 marzo tra manifestazioni, cultura e autodifesa

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A due giorni dall’8 marzo Openpolis ha pubblicato i dati sulle disparità tra uomini e donne in Europa. L’Italia si trova al 13esimo posto con un indice sull’uguaglianza di genere di 68,2 su 100, ma è il paese che ha registrato l’aumento più significativo degli ultimi anni: il dato è cresciuto di 14,9 punti rispetto al 2013. Per quanto riguarda il potere, il Paese nostrano si colloca sopra la media europea, ma a far parlare sono le resistenti disparità nel mondo del lavoro: l’indice è di 65, ovvero 12 punti in meno rispetto alla media dell’Unione europea di 73,8.

Ieri l’assessora regionale al Lavoro Elena Chiorino aveva riportato dati confortanti dall’Osservatorio mercato lavoro della Regione Piemonte: il 61 percento delle imprese costituite nel 2023 è stato avviato da una donna. In Piemonte nel 2023 oltre 28mila donne hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato, il 45 percento del totale delle stabilizzazioni. Da Telefono Rosa invece non arrivano notizie confortanti: nel corso dell’anno passato le donne prese in carico sono state 749. Per l’8 marzo gli occhi sono puntati sulla manifestazione di Torino organizzata da Non una di meno, che partirà alle 15 da piazza XVIII dicembre per arrivare in piazza Vittorio. Si tratta dell'”ottavo sciopero transfemminista globale contro la violenza patriarcale”, iniziato già ieri con uno spettacolo, una cena condivisa e un open mic. Domani mattina si riprenderanno le attività con alcune iniziative a Palazzo Nuovo in collaborazione con Mai più zitt3, mentre alle 10:30 i manifestanti raggiungeranno i lavoratori per un presidio per lo sciopero del lavoro sindacale di fronte a Palazzo di Città, insieme a La parte invisibile della città.

Tante iniziative, una sfida comune

La città di Torino ha previsto una serie di eventi per la giornata e per il weekend e altri continuativi per tutto marzo. Le iniziative vanno dalla cultura allo spettacolo: da segnalare al teatro Concordia di Venaria Dialoghi della vagina di Virginia Risso e Gaia Contraffatto. Ma troviamo anche un corso di autodifesa gratuito al Museo nazionale del Cinema, iniziativa già sold out. Molti musei prevedono offerte speciali per la giornata: c’è chi ha reso l’ingresso gratuito, come il museo Egizio, e chi invece applicherà uno sconto sul biglietto, come il Castello di Moncalieri. La fondazione Torino Musei offre invece una promozione 2 per 1 per le donne che si presentano in coppia. C’è anche chi ha organizzato mostre dedicate alle donne, come la Pinacoteca Agnelli. Il Comune di Torino organizza invece l’incontro Che genere di città, lo sguardo delle donne sul piano regolatore, che ha l’obiettivo di modificare Torino per renderla ogni giorno di più a misura di donna. Oltre al capoluogo piemontese, svariati comuni della provincia hanno organizzato eventi per questa settimana.

Proprio alla vigilia della Giornata internazionale dei diritti della donna il Comando dei carabinieri di Piemonte e Valle D’Aosta ha presentato un concorso riservato alle scuole secondarie di secondo grado. Si intitola L’amore vero non umilia, non ferisce e non uccide! e ha l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sulla parità di genere rendendoli protagonisti: i ragazzi dovranno presentare un reel al massimo di 30 secondi. Le ambassador del progetto sono le calciatrici del Torino Fc e le pallavoliste dell’Union Volley Pinerolo e del Chieri ’76, che miltano in serie A. Il Comando ha trovato il supporto di Regione Piemonte, Città metropolitana e Comune di Torino.

Un incrocio polemico

La sezione di Alessandria dell’associazione è recentemente finita sotto i riflettori dopo una denuncia di censura da parte dell’attivista Paula Ospina Guanina Botero. La colombiana ha raccontato su Instagram di essere stata invitata a un evento organizzato dalla Casa delle donne di Alessandria, venendo a sapere solo in un secondo momento della collaborazione di Non una di meno Alessandria. Ospina ha espresso qualche dubbio sulle posizioni della sezione di Torino, che aveva pubblicato un comunicato per esprimere supporto alle donne israeliane tanto quanto a quelle palestinesi. L’attivista denuncia di essere stata eliminata dalla locandina dopo aver dichiarato di voler partecipare all’incontro di Alessandria indossando una maglia della Palestina ed esprimendo il suo supporto alle donne palestinesi. Non una di meno ha smentito il tentativo di censura citato da Ospina in un comunicato pubblicato su Instagram. Il corteo dell’8 marzo potrebbe essere un’occasione per chiarire la questione.

Lo Russo: “La parità va coltivata da tutti”

“La Giornata Internazionale della Donna […] ci mette di fronte alla consapevolezza che costruire una società più giusta è una responsabilità che condividiamo e per cui è necessario, sempre, il nostro massimo impegno: come amministratori pubblici, come cittadini, come uomini”, ha scritto su Facebook il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. In occasione dell’8 marzo, il primo cittadino ricorda anche la figura di Michela Murgia, la scrittrice recentemente scomparsa: “Quella che Michela Murgia chiamava “la lotta di tutte le donne per un mondo meno discriminante”, è una battaglia di tutti, che dobbiamo contribuire a portare avanti ogni giorno”.

“La parità va coltivata da tutti, quotidianamente, per costruire e diffondere una cultura che possa davvero eliminare le discriminazioni – ha detto in conclusione Lo Russo -. Parità di diritti, equità, uguaglianza di genere: sono temi rispetto ai quali la strada da fare, è ancora tanta. Ed è una strada che dobbiamo percorrere insieme, con la certezza che una società più inclusiva, in cui donne e uomini hanno gli stessi diritti e le stesse possibilità è una società migliore in cui vivere, per tutte e tutti”.