Oltre 220 tra ospiti e relatori sono intervenuti a Torino per l’ottava edizione di Biennale Democrazia. Il festival culturale quest’anno si interrogava sui Confini della libertà con più di 100 incontri sparsi per la città. Diciassette le sedi, scelte tra i luoghi più prestigiosi di Torino, che hanno ospitato anche cinque mostre e installazioni. Ad ascoltare oltre 48mila persone, 180 i volontari e 75 le collaborazioni con enti e organizzazioni (tra cui il Master in Giornalismo e Futura News).
Un’edizione di successo forse anche grazie al tema scelto, molto sentito per il pubblico soprattutto in questo momento storico. Più di 15 eventi sono andati subito esauriti, tra cui il dibattito tra Annalisa Camilli (giornalista di Internazionale) e Francesco Costa (vicedirettore de Il Post) L’informazione al tempo del podcast; l’incontro con Concita De Gregorio e Luca Bottura, La solitudine delle bolle. Polarizzazione e informazione, e lo spettacolo Songs of Freedom, di e con Carlo Roncaglia a cura di Accademia dei folli.
Larga partecipazione anche delle scuole, con oltre 25 classi delle scuole secondarie di Torino e provincia, a cui si aggiungono i 200 giovani ospitati nel Campus residenziale di Democrazia futura, il doppio rispetto all’edizione del 2019.
Un’attenzione speciale per il carcere
La manifestazione è stata inaugurata giovedì 22 con il dialogo fra la giornalista Francesca Mannocchi e l’attivista Ece Temelkuran proprio al carcere Lorusso Cotugno di Torino. Sul tema del carcere è intervenuto anche Gherardo Colombo, ex magistrato di Mani pulite, alle Ogr. Molto seguiti anche gli incontri rivolti al pubblico, da Io ero il milanese – live, il podcast di Mauro Pescio, agli appuntamenti che hanno visto come protagonisti i rapper Kento e Lucariello.