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Ilaria Salis, Azione e +Europa dal console onorario d’Ungheria

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Ilaria Salis ha 39 anni ed è in carcere in Ungheria da quasi un anno. La settimana scorsa le foto che la ritraevano in catene a un’udienza del processo hanno provocato diverse reazioni. Lunedì 5 febbraio, a Torino, il portavoce di +Europa Andrea Turi e la segretaria provinciale di Azione Cristina Peddis hanno incontrato il console onorario di Ungheria Roberto Martorelli, per esprimere la loro preoccupazione e conoscere le azioni messe in campo da lui e, soprattutto, dal governo italiano. 

“Martorelli – spiega Turi – non può fare molto personalmente, ma ha detto che inoltrerà le preoccupazioni emerse al governo ungherese e, in particolare, al ministero degli Affari esteri”. Ribadito anche il mancato rispetto delle direttive europee in merito alla presunzione di innocenza da parte dell’Ungheria. “È ovvio che non possiamo entrare in quella che è la normativa ungherese, ma l’Ungheria d’altra parte deve assolutamente rispettare quelle che sono le direttive europee”, sostiene Peddis. Aggiunge Turi: “Siamo in Unione europea e, se serve una comunità, serve per migliorare. Non si tratta di un compromesso al ribasso e i legami di Meloni con Orbán sono di ostacolo”. 

Dal colloquio è pure emerso che la difesa della Salis non ha a sua disposizione gli atti del processo. “Questo, seppur visivamente non sembrerebbe, è più grave delle catene ai polsi e alle caviglie perché significa che il suo avvocato non ha la possibilità di esercitare la professione”, dice Turi.  Un’altra questione affrontata, la proposta del presidente del Senato Ignazio La Russa di permettere di far scontare a Salis la custodia cautelare presso l’ambasciata in Ungheria. Come racconta Peddis, si tratta di un’opzione di cui ancora si sta valutando la fattibilità perché non è mai stato fatto prima. Inoltre, aggiunge Turi: “Il console onorario ha detto che è un’idea che non può essere praticabile”. Resta ancora in piedi, però, un’altra opzione: far scontare a Salis la custodia cautelare in Italia, come proposto dalla parlamentare di +Europa Emma Bonino. 

Chi è Ilaria Salis 

Ilaria Salis, insegnante e attivista italiana, è stata arrestata l’11 febbraio 2023 a Budapest. È stata arrestata dalle forze dell’ordine ungheresi mentre si trovava in un taxi con due attivisti antifascisti tedeschi. L’accusa è di aver aggredito due neonazisti fra il 9 e il 12 febbraio. In quei giorni, infatti, la capitale ungherese ospitava migliaia di militanti di estrema destra, in occasione del Giorno dell’onere, il  Tag Der Ehre, la manifestazione che ogni anno festeggia il battaglione nazista che nel 1945 tentò di impedire la presa di Budapest da parte dell’esercito russo. Dopo l’arresto la donna è stata condotta in un carcere di massima sicurezza a Budapest e ad ottobre, in una lettera fatta arrivare in Italia grazie ai suoi avvocati, ha denunciato le condizioni in cui si trova. Nella prima settimana non ha avuto carta igienica, assorbenti e sapone a disposizione, nel suo letto ci sono cimici, topi e scarafaggi e spesso le è capitato che non le venisse servita la cena, anche nei mesi a seguire. Ilaria Salis si dichiara innocente e rischia di ricevere fino a 16 anni di carcere. Ad aggravare la sua situazione, le autorità ungheresi sostengono che l’attacco a danno dei due neonazisti sia stata compiuta dal gruppo antifascista Hammerbande, informazione di cui la Salis sarebbe stata al corrente al momento dell’aggressione.