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Il Mercato Centrale di Torino apre le porte a 5 nuove botteghe

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Profumi, sapori e tante diverse professionalità.  Sono queste le caratteristiche che si mescolano all’interno della cornice del Mercato Centrale di Torino a Porta Palazzo. Un mondo enogastronomico variegato che riesce ad accontentare i gusti di tutti.

“Ci piace pensare al Mercato Centrale – dice il patron Umberto Montano – come a un luogo vivo, vitale, che cambia forma continuamente senza mai perdere la sostanza di quello che è: uno spazio dove ritrovarsi e mangiare insieme cose buone, provenienti da cucine di grandi professionisti che prestano il loro sapere e i loro sapori a un progetto che crediamo sia unico nel panorama torinese”.

Con l’inizio della stagione primaverile, cinque nuove attività sono entrate a far parte di questa realtà e la loro presenza non è passata inosservata.

La pizza e il fritto di Marco Quintili

Le sue ricette sono un gioco di accostamenti tra le realtà regionali che più gli stanno a cuore: la sua terra natale, la Campania, e il Lazio, dove vive.

Nell’offerta spicca così la famosa “Gricia in fiamme”, una pizza che viene “accesa” direttamente al tavolo con un liquido infiammabile realizzato dallo stesso Marco Quintili: il guanciale prende fuoco, il grasso si scioglie e il risultato è un’esplosione di gusto e croccantezza.

Combinando la tradizione dello street food partenopeo e le più iconiche ricette laziali, nascono inoltre fritti irresistibili e d’autore, grandi classici reinterpretati dall’estro dell’artigiano. È così che la tradizionale frittatina di pasta, croccante all’esterno, rivela un cuore morbido e filante che può essere accompagnato dalla salsa all’Amatriciana, Cacio e pepe, dalla ‘Nduja o dalla Parmigiana.

 Il pesce di Benito di Mola e Sebastiano Pipicella

Per Benito Di Mola e Sebastiano Pipicella è importante la freschezza. E nella loro bottega il pesce ha il profumo del mare. È la tradizione di chi il mare lo vive da sempre e conosce bene le materie prime.

Il segreto è una selezione accurata degli ingredienti per offrire ricette che risultino delicate e leggere al palato. Uno dei loro piatti più richiesti è il fritto misto.

Il Gelato di Rea Silvia Gullì

Il gelato di Moou è la perfetta sintesi della passione, ricerca e cura che Rea e suo marito Ondrej mettono nella selezione delle materie prime di stagione, tra i gusti speciali e più particolari troviamo il sesamo nero, limone e basilico, cheesecake alla fragola e caramello con arachidi salate, per non parlare del gusto al gorgonzola. E lo studio del prodotto non si limita al gelato, tanto che Moou è la prima gelateria di Torino a produrre sul momento i suoi coni in cialda.

 La Piola

Nel Mercato Centrale di Torino non poteva mancare La Piola. Il menù segue la stagionalità dei prodotti regionali giocando con il vicino mercato di Porta Palazzo. Immancabili gli antipasti della tradizione come il vitello tonnato all’antica maniera e l’insalata russa. Tra le portate principali quasi d’obbligo i tajarin al ragù di Fassona, rigorosamente fatti a mano, e il tradizionale brasato al Barbera. L’offerta non si ferma al Piemonte ma si arricchisce di proposte intramontabili, da Nord a Sud, per tutta la Penisola (e le isole): polpette al sugo, frittate, secondi arrosto. Ricette ruspanti per palati e amanti del buon cibo di una volta.

Delivery Valley

Delivery Valley è la creatura nata dall’intuizione di Maurizio Rosazza Prin e Alida Gotta ex concorrenti di Masterchef Italia, che nel 2020 hanno voluto scommettere sul modello di dark kitchen reinventandone gli schemi: punti vendita ben in vista, caratterizzati da un’identità visiva, una comunicazione accattivante e l’impiego di tecnologie digitali per la gestione delle fasi critiche del processo produttivo.

Dopo tre cucine laboratorio a Milano, una a Monza e l’esperienza ibrida di quella a Torino, che offre la possibilità di consumare i piatti anche in loco, è la volta di Mercato Centrale Torino.

La costante è sempre una: la qualità impeccabile del prodotto, anzi dei prodotti. Perché nella bottega di Delivery Valley si possono trovare otto tipologie di prodotto differenti, frutto di una ricerca costante operata da mastri panificatori e chef che hanno alle spalle una consolidata esperienza nel mondo della ristorazione, il tutto coordinato dalla guida attenta di Alida e Maurizio.

Nell’offerta si possono così trovare costine in salsa barbecue cotte a bassa temperatura per oltre 10 ore, polli arrosto – rigorosamente allevati a terra – pizze al padellino con una lievitazione di 24 ore, una reinterpretazione tutta italiana del tradizionale katsu sando giapponese, specialità fritte, hot dog e pita farcite. Infine, non mancano gli hamburger giga con il pane prodotto da loro.

Novità anche tra i banchi di Porta Palazzo

Sono 762 gli stalli disponibili a Porta Palazzo. Mediamente, al mercato del sabato, quello più attrattivo, ne vengono occupati circa 550. E ora il Comune lavora al rilancio dell’area per renderla più appetibile per gli ambulanti.

“A settembre prenderà avvio un progetto da 2 milioni e mezzo di euro che interesserà proprio questa zona”, spiega l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino. I lavori prevedono il rifacimento delle tettoie dell’area dei casalinghi, dei bagni e di parte del plateatico in cui le pietre si muovono e i precedenti interventi di sistemazione si sono rivelati inefficaci. Dal punto di vista delle tempistiche, si protrarranno fino al maggio 2025. 

“Vorremmo inoltre assegnare in concessione il mercato ittico – continua Chiavarino -. Torino ha una lunga tradizione di mercato del pesce, tanto che qui il pescato dell’Adriatico arriva più fresco che in altre città più vicine al mare. C’è una cordata di imprenditori che ha manifestato il proprio interesse, quindi siamo speranzosi. Anche l’apertura della nuova pescheria all’interno del Mercato Centrale è certamente un segno positivo in questa direzione”.

Lavori, nuove assegnazioni, ma non solo. Il Comune di Torino metterà a disposizione risorse anche per gli ambulanti dell’orto-frutta che vogliano cambiare bancarelle: “Potranno contare su un contributo a fondo perduto che consentirà di coprire fino all’80% della spesa – conclude l’assessore -. L’obiettivo è la sostituzione di un centinaio di bancarelle con strutture nuove, più leggere e moderne, senza snaturare i colori e le forme di Porta Palazzo. Il forte irrobustimento del Mercato Centrale ben risponde alla volontà condivisa di far sì che questo sia un luogo sempre più vivo, che non faccia paura, ma che sia simbolo del fermento culturale della città”. 

Progetti che si inseriscono in un più ampio investimento su tutta la zona del centro,  a cominciare dal progetto “Lumen”, che, tra contributo regionale e risorse comunali, consentirà di spendere 365 mila euro nell’area che va da piazza Castello a piazza Vittorio, installando in via Po totem informativi e panchine smart, con contributi anche per i negozianti che sceglieranno di ammodernare le vetrine.