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Innovation Mile riqualifica 200mila metri quadri a Torino

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Duecentomila metri quadri per un investimento stimato in 300 milioni di euro: è stato inaugurato giovedì 15 febbraio il comitato promotore Innovation Mile, che prevede la riqualificazione di due grandi aree torinesi non valorizzate. Un comitato che nasce dalla collaborazione tra partner della portata di Environment Park, Politecnico, Ogr e Nexto insieme a Infra.To, Liftt, New Cleo e Planet Smart City.  Alla guida Davide Canavesio, già presidente di NexTo: “Il compito di questo comitato sarà quello di far sì che, in tempi brevi, questi terreni, che sono oggi dismessi e abbandonati, possano diventare un luogo iconico portatore di sviluppo e occupazione per il territorio”. 

La prima zona individuata sarà quella tra la stazione di Porta Susa e le Ogr, 52 mila metri quadrati che diventeranno un luogo di innovazione, a due passi dallo ferroviario e della metropolitana. Qui verrà realizzato, di fronte al Grattacielo San Paolo, un edificio in collegamento con la stessa struttura e con l’area di Porta Europa. La seconda area che vedrà una riqualificazione sarà quella adiacente all’Environment Park: 143 mila metri quadri di superficie, tra corso Principe Oddone, Piazza Baldissera, corso Vigevano e corso Umbria.

 “La prospettiva di un nuovo insediamento che sposa così bene la vocazione alla transizione ecologica è particolarmente strategica – spiega il presidente di Environment Park, Giacomo Portas -. Abbiamo infatti sempre più richieste da parte di aziende che vogliono insediarsi nei nostri spazi, al punto che non riusciamo a soddisfare circa il 30% delle richieste. Abbiamo, perciò, bisogno di più spazio, ma deve essere uno spazio di qualità e con determinate caratteristiche. L’innesco di Torino Innovation Mile su corso Principe Oddone va esattamente in questa direzione”.

Giacomo Portas ricoprirà il ruolo di vicepresidente insieme a Stefano Corgnati, neoeletto rettore del Politecnico di Torino. Quest’ultimo ha specificato l’importanza di investire su infrastrutture che siano adeguate ad ospitare la ricerca, per la quale Torino si fa eccellenza. “Questa iniziativa – ha sottolineato  Corgnati – accelera la vocazione di Torino come hub di innovazione dove le transizioni green e digital diventano motori di un continuo dialogo tra tecnologia e società, sempre più equa, innovativa e inclusiva. Temi che diventano guida di uno sviluppo urbano indirizzato da principi di sostenibilità”.