L’edizione 2024 delle Final Eight della Coppa Italia di basket ha già una protagonista: dopo la cocente delusione per la sconfitta rimediata lo scorso anno ai quarti contro Brescia (poi vincitrice del torneo), l’Olimpia Milano risponde presente fin dalle prime battute del match contro l’Aquila Basket Trento. Lo strapotere fisico degli uomini di coach Messina consente a Melli e compagni di accaparrarsi il primo pass valido per le semifinali in programma sabato, dove affronteranno una Reyer Venezia vittoriosa contro Pistoia al termine di un match divertente, giocato sul filo dell’equilibrio per tutto il primo tempo, ma che ha poi visto prevalere la maggiore esperienza dei lagunari, trascinati dalle giocate del duo Tucker – Wiltjer.
Olimpia Milano – Aquila Basket Trento 80 – 57
Pronti via è la tripla di Voigtamann a tingere subito le Final Eight 2024 dei colori dell’Olimpia: fin dalle prime battute del match la squadra di coach Messina mette in difficoltà Trento con la sua maggiore fisicità e intensità. L’intesa tra Hines e Shields è una vera spina nel fianco per l’Aquila Basket, costretta a fare i conti con le polveri bagnate al tiro (7/26 dal campo dopo i primi 20 minuti) e una difesa troppo fallosa, che concede a Milano l’occasione di allungare dalla lunetta.
I time out sono l’occasione per alzare lo sguardo dal campo e apprezzare le tribune dell’Inalpi Arena piene di tanti piccoli atleti dei centri minibasket di Torino e dintorni, che si scatenano sulle note dei recenti successi sanremesi. Al rientro dagli spogliatoi l’inerzia non cambia e la schiacciata di Hall vale il raddoppio per Milano (46-23), costringendo coach Galbiati al time out. Trento ci prova con Biligha, che lotta sotto le plance e si sacrifica in difesa, ma proprio nel momento migliore dei bianconeri, Napier pesca dall’angolo una tripla mortifera. Nell’ultimo quarto in casa Olimpia spazio ai giovani Caruso (’99) e Bortolani (’00), con Trento che prova a ricucire fermandosi però al -23 finale.
Soddisfatto Ettore Messina: “Approccio incoraggiante, mi è piaciuta la corsa dei ragazzi. Ora abbiamo due giorni per prepare al meglio la semifinale. Quando sei favorito c’è sempre una tensione particolare: contro Trento in campionato abbiamo faticato parecchio, oggi siamo scesi in campo con grande rispetto per una squadra molto ben organizzata”. Paolo Galbiati ammette la sconfitta ma senza nascondere l’amarezza: “È difficile giocare contro Milano quando usa così bene il corpo, la loro fisicità ha influito soprattutto contro i nostri piccoli. Eravamo qui per provare a sognare, le sorprese accadono ma deve riuscirti bene tutto. Siamo alla 39esima gara stagionale e abbiamo bisogno di rigenerarci: ora è il momento decisivo in chiave playoff”.
Reyer Venezia – Pistoia Basket 86 – 71
Pistoia scende in campo sospinta dalla curva “Baraonda”, che colora di biancorosso l’Inalpi Arena ed esplode al canestro di Ryan che apre le danze. Entrambe le squadre partono con un’intensità altissima, regalando spettacolo: Tessitori brucia la retina e si batte a rimbalzo ma non può nulla sulla schiacciata di Ogbeide che inaugura un divertentissimo botta e risposta al ferro degno dello Slam Dunk Contest insieme a Tuker, Kabengele e Varnado. Venezia prova a prendere il largo nel secondo quarto ma Pistoia è brava a ripartire in contropiede con passaggi precisi e mantenersi aggrappata al risultato. Sul finale, il canestro in acrobazia di Tucker entusiasma anche il presidente di Lega, Umberto Gandini, seduto nel parterre al fianco Carlton Myers, ambassador delle Final Eight.
Grande spettacolo all’intervallo con la musica di Saturnino Celani, Dj Aladyn, Joy e Francesca Tosarello, prima del rientro in campo delle squadre. La gara riprende con lo stesso leit motiv con cui si era interrotta, tanta fisicità, attacchi dal palleggio e la schiacciata di Wiltjer, tutto in meno di tre minuti. Pistoia cerca di mantienersi in contatto grazie ai punti di Varnado e allo step back di Moore. L’ultimo quarto si apre con il sussolto d’orgoglio pistoiese targato Wheatle, ma il fallo tecnico alla panchina dei toscani permette a De Nicolao di infilare un punto facile facile dalla lunetta e a coach Spahija di ampliare le rotazioni in vista della semifinale di sabato contro Milano.
Nicola Brienza cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno: “Abbiamo dato il massimo, con un primo tempo eccellente, ma poi alla lunga Venezia è uscita fuori con la qualità dei suoi giocatori migliori. Il 10/21 ai liberi ha fatto la differenza ed è un aspetto da migliorare, ma di là della sconfitta sono contento dell’approccio dei ragazzi: per tutti noi era la prima volta in un evento così bello”. Neven Spahija si gode una vittoria che sa di riscatto: “L’anno scorso siamo usciti subito dalle Final Eight, quello di oggi è un passo avanti e non è stato facile. Dopo un primo tempo molto equilibrato siamo stati bravi a capitalizzare ogni occasione al tiro e a rimbalzo. Complimenti a Pistoia per la personalità messa in campo, noi siamo stati bravi in difesa a limitare Willis (0 punti e 3 assist in 25 minuti) e questo è stato un fattore decisivo”.