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Final Eight: spettacolo Bologna, Tortona col brivido

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Virtus Segafredo Bologna e Bertram Yachts Derthona Tortona staccano gli ultimi due pass per le semifinali di Coppa Italia 2023 e si danno appuntamento a sabato, quando alle ore 18 andrà in scena uno degli incontri più interessanti dell’attuale pallacanestro italiana. Bologna e Tortona, infatti, sono rispettivamente al secondo e al terzo posto in classifica nella massima serie italiana di basket, distanti solo due punti alle spalle di Milano, che è stata però la prima a salutare le Final Eight contro ogni pronostico.

Virtus Segafredo Bologna 82 – Umana Reyer Venezia 68

Bologna: Mannion, Belinelli 21, Pajola 3, Jaiteh 2, Lundberg 5, Shengelia 19, Hackett 13, Mickey 5, Camara 1, Weems 4, Teodosic 9, Abass. All. Scariolo.

Venezia: Spissu 3, Tessitori 4, Parks 18, Ray 6, Bramos 6, Moraschini, De Nicolao 4, Granger 6, Chillo, Brooks, Willis 8, Watt 13. All. Spahija.

Parziali: 20-22, 14-14, 21-12, 27-20

Arbitri: Paternicò, Attard, Giovannetti

Il primo quarto di finale di questa seconda giornata regala al pubblico del Pala Alpitour non ancora al completo una partita dai due volti. Nei primi due quarti vince con merito Venezia, letale in contropiede e cinica sotto canestro. Nella seconda parte del match, quella decisiva, Bologna è semplicemente straripante e domina, trovando nei suoi uomini di maggiore esperienza la chiave per chiudere i conti già a metà dell’ultimo quarto.

La gara inizia all’insegna dell’equilibrio, con le due squadre che impostano subito un gioco su ritmi altissimi rispondendo colpo su colpo ai canestri avversari: alla schiacciata in avvio del bolognese Jaiteh fa seguito la tripla dall’angolo di Bramos, capitano dei lagunari. Venezia prende fiducia e trova punti preziosi con De Nicolao e Watt, chiudendo in vantaggio il primo quarto. Nella seconda frazione entrambe le formazioni sembrano avere le polveri un po’ bagnate: è l’azzurro Tessitori a sbloccare lo zero di parziale dopo 2 minuti esatti, ripetendosi poco dopo e costringendo Bologna al time out. La Virtus, ancora a secco dopo 5’47”, trova un gran canestro di Belinelli in uscita dal blocco. Tanti errori e tante palle perse da ambo i lati rendono la gara molto spezzettata e nervosa: gli emiliani ricuciono lo svantaggio fino al 26-28 ma lo sfondamento fischiato contro Shengelia costa il fallo tecnico a coach Scariolo. La tripla di Willis proprio davanti la panchina di Venezia porta i lagunari sul 27-35.

Nell’ultimo time out del primo tempo i riflettori sono tutti per il campione olimpico FIlippo Tortu, presente nel parterre del Pala Alpitour.

Al rientro in campo dopo la sospensione Bologna trova due canestri in rapida successione di Shengelia e Weems. La Virtus dimezza lo svantaggio ma il finale è concitato e non viene gestito al meglio: dopo il 2/2 di Hackett dalla lunetta, Shengelia incappa in un’infrazione di passi e il nuovo entrato Pajola si fa ingolosire dal pallone commettendo fallo a 4″ dalla fine. Al fischio degli arbitri il tabellone recita 34-36.

Nella ripresa l’equilibrio visto nei primi due quarti lascia spazio all’assalto bolognese guidato da un incontenibile Milos Teodosic: il serbo registra un parziale di 7-0 facendo esplodere il tifo bianconero. Venezia non riesce a reagire e nei primi 5 minuti il conto dei canestri è impietoso: prima della tripla infilata da Bramos, la Reyer aveva segnato appena 1 punto. Tessitori e Parks provano a suonare la carica in ripartenza ma i lunghi di Bologna salgono in cattedra: Shengelia manda a terra un avversario con una finta di corpo, in difesa Mickey si esalta con una stoppata sensazionale per poi, sul ribaltamento, accompagnare delicatamente la palla in fondo alla retina. Le squadre tornano in panchina sul 55-48, con Venezia che paga a caro prezzo l’eccessiva superficialità offensiva di inizio quarto.

Nell’ultimo periodo la Reyer le prova tutte per rientrare grazie alle giocate di Watt e Parks, ma quando giochi contro un certo Marco Belinelli in serata di grazie diventa difficilissimo per chiunque ricucire lo svantaggio. La guardia ex San Antonio Spurs è implacabile dalla distanza e la tripla in uscita dal blocco con tanto di fallo subito diventa il simbolo di una partita semplicemente perfetta: con 6/7 da 3 punti, la sua serata termina con 21 punti segnati in 22 minuti di gioco, chiusi con l’ovazione del Pala Alpitour a 3 minuti dal termine.

Con le squadre in panchina per il time out, applausi stavolta per Ciro Ferrara, inquadrato ai maxischermi di fianco al Presidente di Lega Umberto Gandini.

L’ultima reazione d’orgoglio di Venezia viene stroncata da Hackett e Shengelia, che chiudono definitivamente la partita sull’82-68: i bianconeri di coach Scariolo sono i primi semifinalisti della seconda giornata di quarti di finale.

Bertram Yachts Derthona Tortona – Dolomiti Energia Trentino 74-70

Tortona: Christon 19, Mortellaro, Candi, Tavernelli, Filloy 8, Severini 5, Harper 6, Daum 12, Cain 5, Radosevic 10, Macura 9, Filoni. All. Ramondino.

Trento: Conti 8, Spagnolo 10, Forray 3, Flaccadori 15, Udom 6, Crawdford 6, Laudurner 4, Grazulis 15, Atkins 3, Lockett. All. Molin.

Parziali: 22-16, 16-20, 21-12, 15-22

Arbitri: Rossi, Martolini, Bettini

Il secondo quarto di finale di giornata regala un mix travolgente di schemi collettivi e gioco dei singoli, per una partita che tiene col fiato sospeso fino all’ultimo possesso. Alla fine la spunta Tortona, forte della responsabilità di rappresentare l’intero movimento piemontese nella più importante kermesse cestistica nazionale. Esce con onore invece Trento, cui va il merito di aver venduto carissima la pelle senza aver mai mollato nemmeno un attimo.

I ritmi alti fin dalle prime battute non lasciano spazio a interpretazioni: la posta in gioco è altissima e le due squadre approcciano nel migliore dei modi. Tortona pesca Mike Daum che mette a segno la prima tripla della gara, quindi il botta e risposta Grazulis – Macura che infiamma il pubblico. Trento prova ad arginare le ripartenze avversarie con Flaccadori e Laudurner, ma la squadra di coach Ramondino appare più concentrata: Severini recupera un rimbalzo prezioso e serve per Semaj Christon che vola a canestro. Si torna in panchina sul risultato di 22-16.

La seconda frazione comincia con lo sfondamento ai danni di Filloy: Trento prova a capitalizzare l’errore avversario ma spreca malamente, per poi riscattarsi prontamente con la tripla di capitan Toto Forray. Tanti errori anche in casa Tortona: Radosevic fa 1/2 ai liberi e subito dopo commette fallo su Matteo Spagnolo. La freddezza dell’azzurrino si rivela un fattore determinante per mantenere sempre accese le speranze di Trento, col primo errore dalla lunetta che arriva solo a metà ultimo quarto. La fisicità messa in campo dalle squadre non accenna a fermarsi, con la gara che assume sempre più le fattezze di una lezione di pick and roll: Cain e Daum da una parte, Flaccadori e Laudurner dall’altra bruciano la retina a ripetizione fino al 38-36 finale.

Le squadre tornano negli spogliatoi e lasciano spazio al dj set di Samuel, torinese doc protagonista degli inframezzi musicali che hanno impreziosito la prima parte di queste Final Eight di Coppa Italia 2023.

 
 
 
 
 
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Al rientro in campo Trento appare più determinata ma è costretta a fare i conti con la sfortuna: il ferro sputa beffardamente due tiri in rapida successione, prima che Conti riporti i suoi a 2 punti di distacco con un appoggio facile facile da sotto canestro. Dall’altro lato Cain pesca Harper sotto le plance ma il gioco dei piemontesi, sospinti da un sostanzioso numero di tifosi, non sembra convincere Ramondino che osserva pensieroso davanti alla panchina. Ariel Filloy prova a spezzare il filo dell’equilibrio con un catch and shoot da 3 punti che infiamma il palazzetto, servendo poi il bis poco dopo per il +10 di Tortona. A un minuto dal termine, Trento prova una reazione d’orgoglio ma il doppio blocco a liberare il tiratore si conclude in un nulla di fatto: la schiacciata di Radosevic e la tripla di Severini chiudono il quarto sul punteggio di 59 – 48.

Ultima ripresa dei quarti delle Final Eight 2023: al coro di “leoni, leoni” Tavernelli e compagni serrano le maglie difensive mantenendosi saldamente sulla doppia cifra di vantaggio rispetto. Crawford prova a dare la carica spalle a canestro ma viene stoppato da Severini: Tortona riparte e si affida alle mani caldissime e al talento di Christon. A tre minuti dalla fine un brivido gela il Pala Alpitour: Spagnolo cade rovinosamente ai piedi del parterre, gli arbitri fermano subito il gioco per consentire i soccorsi e i compagni lo portano in braccio fino in panchina. Per l’azzurro si tratta di una distorsione alla caviglia, da valutare i tempi di recupero.

Trento si gioca il tutto per tutto e nonostante diversi errori al tiro si porta sul -4. Tortona ci prova con Harper e Filloy, ma le maglie della difesa trentina sono strettissime e il tiro dell’argentino non arriva neppure al ferro. Il canestro di Grazulis tiene Trento ancora aggrappata al match, mai come ora caldissimo e imprevedibile. Adesso ogni palla può fare la differenza, gli arbitri ne sono consapevoli e si affidano al supporto tecnologico dell’instant replay per ben due volte consecutive. Trento infila la tripla che rimette tutto in discussione a 16″ dal termine: 72-70 e time out chiesto da Tortona. Si gioca sul filo della tensione: Trento spende subito fallo e manda in lunetta Filloy che fa 2/2 e mantiene i suoi a due possessi di distanza. Crawford prova un ultimo tentativo ma senza andare a segno: Trento si arrende 74-70 al termine di una gara interpretata con orgoglio ma che, al netto di un equilibrio eccezionale, ha finito per premiare la migliore gestione dei momenti caldi espressa da Tortona grazie ai suoi giocatori di maggior talento.

Questi dunque gli accoppiamenti per le semifinali che animeranno il Pala Alpitour sabato 18: Germani Brescia – Carpegna Prosciutto Pesaro (ore 18.00); Virtus Segafredo Bologna – Bertram Yachts Derthona Tortona (20.45).