La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Dall’11 giugno si torna al museo Pietro Micca

A partire da martedì 11 giugno, riaprirà al pubblico il museo civico Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706, chiuso dallo scorso 26 febbraio per interventi di manutenzione straordinaria, per risolvere le problematiche di climatizzazione degli ambienti. D’estate, infatti, l’edificio raggiungeva temperature troppo elevate; durante l’inverno, invece, era difficile mantenere costante la climatizzazione a causa degli spifferi.

Durante i lavori sono stati sostituiti i serramenti della sala mostre con dei nuovi meccanismi automatizzati, in modo da permettere un migliore sistema di climatizzazione degli ambienti e migliorare così la fruizione del museo da parte del pubblico. In più, a cura dell’associazione Amici del museo, la manutenzione dell’intera pavimentazione delle gallerie e l’ottimizzazione dell’allestimento espositivo.

Il museo Pietro Micca era stato aperto nel 1961, in occasione del centenario dell’Unità d’Italia. La sede del museo sorge nel luogo in cui, durante l’assedio, era schierata una delle truppe nemiche. Si sviluppa su due livelli, collegati al sistema di gallerie di contromina, fondamentali per la battaglia contro i francesi. Al suo interno, racconta la storia dell’assedio di Torino del 1706, raccogliendo cimeli, documenti e rappresentazioni della storica resistenza sabauda all’assalto delle truppe francesi.

Scuole torinesi al museo

A partire dallo scorso marzo, è nato il progetto “I mercoledì alla scoperta della storia nascosta“, un programma di visite gratuite per le scuole superiori torinesi creato dal Comune di Torino in collaborazione con il Museo civico Pietro Micca e il Museo storico nazionale di artiglieria. Con l’attesa riapertura della sede, a partire da ottobre il percorso dedicato agli studenti cambierà: se ora parte dal rifugio antiaereo di Palazzo Civico e termina al Rivellino degli Invalidi, dal prossimo anno scolastico, si concluderè al Pietro Micca.

Foto di copertina di Mario Antonio Rossi, rilasciata con licenza Gnu Free Documentation License.

Articoli Correlati