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Corso Belgio, momenti di tensione tra polizia e manifestanti

“Vergogna, vergogna, vergona”, sono le parole che si sono sentite di più questa mattina in corso Belgio dove continuano le proteste contro il taglio degli alberi. Nella serata di ieri erano comparsi numerosi cartelli di divieto di sosta lungo la strada, per sgomberare l’area dalle auto in modo da consentire agli addetti di procedere al taglio, cominciato questa mattina intorno alle 6.45. Circa una ventina i manifestanti e gli attivisti che si sono dati appuntamento radunandosi tra corso Belgio e via Benevento, dov’era presente anche un presidio della polizia, per poi spostarsi all’incrocio con via Cigliano.

Albero vivo uno dei condannati a morte“, si legge sullo striscione legato alle transenne che chiudevano l’area in cui stava avvenendo il taglio: da lì a poco, i manifestanti hanno cominciato a protestare all’indirizzo del presidio della polizia battendo le pentole contro le transenne. All’incrocio con via Cigliano ci sono stati dei momenti di tensione quando gli agenti hanno spintonato due ragazze, un ragazzo e un signore che si trovavano all’interno dell’area chiusa, tra le transenne e i poliziotti.

Almeno sette gli alberi abbattuti stamattina fino alle 10, per riprendere dopo gli attimi di tensione con la seconda parte dei tagli in direzione Sassi. Si tratta di operazioni che rientrano nella decisione del Comune di abbattere 17 alberi del Corso, classificati come a estrema pericolosità di cedimento: una questione che da tempo ha scosso diversi cittadini e residenti uniti nel comitato “Salviamo gli alberi di corso Belgio“. Il Comitato è nato questa primavera contro il progetto originario di restyling del corso che prevedeva l’abbattimento di 241 aceri, l’intera alberata, e contro cui è stato fatto ricorso al giudice civile.

La scorsa settimana, il perito del Comitato, Daniele Zanzi, aveva depositato in tribunale la sua relazione sulla salute di 13 degli alberi classificati da abbattere dal Comune, secondo cui risultavano solo due aceri non sani e quindi da tagliare.