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Coronavirus, annullato anche il Gay Pride di Torino. Al suo posto un flash mob sui balconi

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Niente Gay Pride a Torino il 20 giugno prossimo. L’emergenza Coronavirus ha annullato pure quello. “Non ci sono le condizioni per svolgere la parata il 20 giugno” scrive sul suo profilo Facebook il direttivo del Coordinamento Torino Pride. Nella stessa data si organizzerà però un flash mob che coinvolgerà tutta la città e che verrà progettato con il contributo delle associazioni lesbiche, gay, bisessuali e transgender piemontesi che compongono il coordinamento. “Il nostro auspicio è di travolgere Torino, nel giorno in cui avrebbe dovuto accogliere la nostra parata dell’orgoglio, con un’ondata di colore. Speriamo che tutti i balconi della città possano vestirsi di arcobaleno. Che la gente possa esprimere la propria gioia come e dove può. Sul proprio balcone, sui social o in strada, se sarà possibile. Vorremmo che in quella giornata il Municipio, le case, il Palazzo della Regione e le pagine social delle cittadine e dei cittadini potessero esporre un riferimento rainbow. Speriamo, poi, di poter organizzare il pride vero e proprio al più presto” afferma Giziana Vetrano, coordinatrice Torino Pride.

Il direttivo del Coordinamento Torino Pride ha stabilito dunque che la parata sarà rimandata a quando ci saranno i presupposti per poterla fare in sicurezza “e con tutte le caratteristiche che da sempre caratterizzano la manifestazione simbolo dell’orgoglio LGBTQI” scrive su Facebook.

Ma non è tutto. Oltre all’organizzazione di un flash mob il Coordinamento Torino Pride ha deciso di attivare una campagna di raccolta fondi per acquistare 10.000 mascherine per gli operatori e le operatrici della sanità della Città della Salute e della Scienza di Torino. Alla campagna sarà destinata una parte del denaro già raccolto per la parata del 20 giugno. “Crediamo che responsabilità, in questo momento, debba essere la parola d’ordine per tutte e tutti. Poter contribuire, nel nostro piccolo, con questa campagna, a una necessità reale, è per noi un motivo di orgoglio” commenta Giziana Vetrano.

NADIA BOFFA