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Cavour: il razzo record degli studenti del Politecnico

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Ha raggiunto i 1331,2 metri di altezza volando a una velocità massima di 162,7 metri al secondo. È Cavour, il razzo progettato da un gruppo di studenti e studentesse del Politecnico e lanciato con successo da un sito di lancio in Germania, nella regione della Baviera, sabato 29 aprile. Il PoliTo rocket team, seguito dai professori consulenti di facoltà Alfonso Pagani ed Enrico Zappino, è composto da quasi 90 tra universitari, laureati e dottorandi, la maggior parte dei quali proviene dai corsi di ingegneria aerospaziale, meccanica, elettronica e informatica del Politecnico di Torino.

Stiamo vivendo quello che è stato definito spazio 4.0. Un momento in cui lo spazio non è più esclusivo dei governi di alcune nazioni, ma si sta allargando a tutto il mondo, anche ad aziende private e mondo accademico. L’obiettivo del gruppo è quello di inserirsi in questo cambiamento, contribuendo all’innovazione spaziale italiana, con lo studio delle tecnologie di esplorazione spaziale di nuova generazione. E Cavour ne è il primo esempio: un razzo a propulsione a stadio singolo, di lunghezza pari a 2,25 metri e composto da un vano motore, una baia avionica e una baia di recupero. “Abbiamo costruito un razzo sonda che fosse il più economico, riutilizzabile e riconfigurabile possibile – spiega Fabio Meloni, presidente del PoliTo rocket team -. Siamo soddisfatti del risultato, il primo lancio è andato benissimo”.

Dal 19 al 24 giugno il gruppo sarà la prima squadra missilistica italiana a partecipare alla Spaceport America cup, la più grande “intercollegiate rocket engeneering competition” al mondo per squadre studentesche di missilistica, a cui parteciperanno oltre 140 gruppi provenienti da scuole e università di 32 Paesi. In tale occasione il team torinese lancerà Cavour da Spaceport America, uno spazioporto commerciale privato nel deserto situato nel sud del Nuovo Messico.

Le prospettive per il futuro riguardano l’evoluzione del design di Cavour. “L’obiettivo è gareggiare a competizioni internazionali e creare un modello per i razzi futuri. Nei prossimi anni avremo un razzo che raggiungerà i nove chilometri”, dice Meloni. Inoltre, il team integrerà il razzo con il motore a razzo liquido a base di metano italiano a pressione, attualmente in fase di studio nel progetto Efesto. In generale, il fine è quello di concepire un razzo riutilizzabile con capacità di carico utile, in grado di portare avanti esperimenti scientifici in modo economico e affidabile.

Il futuro nello spazio non sarà solo piemontese, ma anche italiano. Nel pomeriggio di oggi, 2 maggio, studenti e studentesse di tutta l’Italia hanno partecipato alla prima edizione di Irees (Italian Rocket Engineering Student Summit) organizzato a Torino. “Il Polito rocket team è nato ormai quasi un anno fa con molte ambizioni – dice Elena Dilorenzo, Chief Operating Officer -, abbiamo deciso di unire le forze con tutti i colleghi sparsi sul territorio italiano per far crescere l’attenzione verso il settore della propulsione in Italia”.