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Cava di Druento, tutti i no del territorio

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Un no secco alla realizzazione della cava “Misterletta-Cortese-Balmera” per l’estrazione dell’argilla al Comune di Druento. Giovedì 4 maggio, il Comitato “No Cava” è stato ricevuto in Regione Piemonte per esporre le perplessità sulla futura struttura di estrazione e i presenti hanno spiegato che la zona dove è prevista la costruzione dell’impianto è un’area “non ancora compromessa, fra le più belle del territorio, vicina al Parco naturale La Mandria”. La cava, hanno detto, “deturperebbe 66 mila metri quadrati di terreni agricoli”.

Ma i problemi non finiscono qui: “La sua presenza impatterebbe però anche sui territori confinanti, richiedendo la creazione di una viabilità ad hoc per l’accesso e il transito di mezzi pesanti – denunciano i rappresentanti del Comitato -. Là dove oggi è tutto verde e vediamo correre i caprioli, ci potrebbero essere solo cumuli di terra, escavatori e camion”.

Il progetto, previsto dal Piano regionale di attività estrattive (Prae) della Regione Piemonte, non è condiviso nemmeno dal Comune: “Abbiamo espresso con delibera un parere negativo, nell’ottica del diritto alla salute e alla tutela del territorio. Vogliamo che sia approvato il Prae ma con lo stralcio di questo progetto”, ha sottolineato il sindaco della cittadina Carlo Vietti. E anche tra i consiglieri regionali intervenuti si sono registrati distinguo e perplessità.