Come annunciato a inizio settimana dal ministro Roberto Speranza, il bonus psicologo è stato inserito nel Ddl milleproroghe, e dunque diventa realtà. Nella notte tra il 16 e il 17 febbraio è arrivato il via libera delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera.
I fondi destinati saranno 20 milioni, indirizzati per metà al potenziamento delle strutture che già si occupano di cura psicologica (come i consultori e le Asl) e per metà ai privati. Il valore del voucher psicologo sarà parametrato in base alla situazione economica: potranno accedere coloro che hanno un Isee inferiore a 50mila euro, e il valore massimo del bonus sarà di 600 euro. Per l’accesso, sarà necessaria una prescrizione medica con diagnosi del disagio, senza limiti di età.
Ore 2.52. Le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio approvano il #bonuspsicologo. Grazie al governo per il lavoro fatto, ai gruppi parlamentari per il sostegno, a tutti coloro che ci hanno creduto. Si va in aula alla Camera. Un passo avanti decisivo pic.twitter.com/ujmk9HfarN
— nomfup (@nomfup) February 17, 2022
“Sicuramente il bonus serve per mettere una pezza alla situazione critica che stiamo vivendo, è utile nell’immediato perché permette di aiutare qualcuno in più – ha detto a Futuranews lo psicoterapeuta e scrittore Alberto Rossetti – Ma non si risolvono così le radici dei problemi di accesso alle cure psicologiche nel nostro Paese”. La sua opinione è condivisa da tanti. Lo stesso ministro Speranza, nell’annunciare la possibilità di inserimento del bonus nel Ddl Milleproroghe, il 13 febbraio, aveva detto di fare “attenzione” a pensare che con il bonus si risolvano i problemi, “c’è bisogno di più risorse per l’assistenza territoriale e psicologica con azioni sistemiche”.
Dal 2018 l’assistenza psicologica è diventata un diritto esigibile al pari delle cure per altre necessità mediche, perché è stata inserita tra i Livelli essenziali di assistenza del nostro Paese. Ma la realtà spesso mostra il contrario: gli psicologi e psicoterapeuti dipendenti del Sistema sanitari nazionale non sono in numero sufficiente per rispondere a tutte le richieste. La pandemia ha esacerbato la situazione, soprattutto per i più giovani. Un’analisi pubblicata su Jama Pediatric, con 29 studi condotti su oltre 80.000 giovani, ha dimostrato che in Italia e nel mondo un adolescente su 4 ha i sintomi clinici di depressione, uno su 5 ha segni di un disturbo di ansia. Proprio per creare un’assistenza sul territorio realmente diffusa, alcune regioni si stanno muovendo autonomamente. È il caso della Lombardia, dove è stata recentemente approvata una mozione depositata in consiglio regionale che prevede l’attivazione per i cittadini dello psicologo di base. Modalità e tempi di realizzazione del progetto devono ancora essere definiti, ma un primo passo è stato mosso in questa direzione.
L’approvazione del bonus psicologo, comunque, è un’importante novità. Nella call to action di Futuranews, il 100% degli intervistati aveva dichiarato che gli ostacoli economici e culturali alla cura psicologica sono ancora troppi. Con un bonus di 600 euro, e un costo medio a seduta di psicoterapia di 60 euro, si potrebbero garantire ai beneficiari circa dieci incontri con un professionista.