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Accogliere la diversità come valore: l’impegno del Politecnico di Torino

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“Accogliere la diversità come valore fondante è uno dei punti programmatici del Politecnico di Torino”. A dirlo è Arianna Montorsi, delegata del rettore Guido Saracco per le pari opportunità. Insieme a Claudia De Giorgi, Vicerettrice per la Qualità, il Welfare e le Pari Opportunità,
Montorsi coordina le iniziative rivolte a promuovere nella comunità studentesca la “gender equality”. Si tratta di due figure nuove nate dopo l’elezione nel 2018 del rettore del Politecnico Guido Saracco. “Crediamo – sottolinea Montorsi – che sia importante per migliorare la
qualità di vita dei nostri studenti e di riflesso anche la loro performance universitaria”.
Al Politecnico la diversità in tutte le sue forme viene considerata un valore. La promozione dell’inclusione, qui, parte dalla convinzione che garantire pari opportunità e una crescita della carriera basata sul merito siano gli obiettivi fondamentali che deve perseguire qualunque università che aspiri ad essere scuola di vita e non solo luogo di studio e di lavoro.
“Cerchiamo di legare le tematiche che interessano la comunità lgbt+ con il discorso più ampio sulle discriminazioni di genere, la violenza
e il bullismo – precisa la Montorsi – Ci sono state molte iniziative per le giornate contro la violenza come la Trans Celebration Night
il 23 novembre scorso”. Un evento organizzato dal Coordinamento Torino Pride per celebrare sul palco dell’Aula Magna del Politecnico di Torino i talenti di persone trans che si sono contraddistinte in vari ambiti. Una serata che ha visto in prima linea il rettore Saracco accanto alla sindaca Chiara Appendino, l’attivista Vladimir Luxuria e la giornalista Bianca Berlinguer, anche per lanciare un messaggio di positività
e per commemorare le vittime di omo-transfobia.

La collaborazione tra il Politecnico e il Torino Pride si estende anche al patrocinio dell’evento del gay pride cittadino, in occasione del quale nelle aule dell’ateneo vengono ospitati diversi seminari ed eventi formativi, oltre alla partecipazione attiva durante la manifestazione di una rappresentanza di Polito. Lo scorso giugno, infatti, il politecnico ha organizzato, insieme agli altri Atenei torinesi, l’incontro “Over the Pride: l’intersezionalità dalla comunità Lgbt+ ai diritti civili e sociali a 50 anni da Stonewall. Il Torino Pride 2019”.

Dal punto di vista amministrativo il Politecnico ha seguito la strada aperta dall’università degli studi di Torino dotandosi di un proprio Cug, il comitato unico di garanzia. Tra le sue varie funzioni, nel progetto spicca una particolare attenzione alla gestione delle differenze attraverso iniziative di sensibilizzazione e divulgazione. In questo ambito sono previste anche diverse collaborazioni con le istituzioni e le associazioni del territorio impegnate nel contrasto alla discriminazione e con il Cug di UniTo, attivo dal 2010. “Anche il Politecnico dà la possibilità agli studenti in transizione di avere il doppio libretto e attivare una “dual career” – spiega Arianna Montorsi – anche se ad oggi il numero degli studenti che hanno attivato questa procedura è pari a zero”.
A fronte di un numero di studenti inferiore rispetto a quello dell’ateneo, circa la metà, le iniziative promosse dal politecnico riescono
ugualmente a coinvolgere la popolazione studentesca. Nonostante questo, Arianna Montorsi rivela che: “a causa dello scarso numero di studenti aderenti non si è riuscito a creare un’associazione ufficiale che si occupi di tematiche lgbt+”. Questo, però, non vuole significare una chiusura né una mancanza di sensibilità. “Noi – tiene a sottolineare la delegata per le pari opportunità- come amministrazione pubblica
siamo aperti a tutte le proposte e seguiamo con interesse le iniziative degli studenti, anche se al momento non hanno ancora trovato una forma di organizzazione: ma la troveranno, siamo fiduciosi”.

FRANCESCA SORRENTINO

Articolo tratto dal Magazine Futura del 22 gennaio 2020. Leggi il Pdf cliccando qui