“Buongiorno a tutti. Noi siamo entrati ora con i biglietti annullati. La cosa fantastica è che il numero del posto non esisteva, abbiamo chiesto e ci è stato detto di sederci dove era libero. Semplicemente fantastico”. È uno dei tanti post che sono stati pubblicati sul gruppo Facebook “Nitto ATP Finals biglietti- facciamo luce”. Scorrendo la bacheca si leggono molte dichiarazioni simili, che raccontano bene il caos del fenomeno Atp Finals.
Promesse disattese
Tutto è iniziato nella serata di venerdì 12 novembre con una mail del Ticket Office che chiedeva di verificare la validità del proprio biglietto per le Atp Finals, inserendo il codice d’acquisto sulla piattaforma. Questo perché i pass acquistati sui siti tickets.nittoatpfinals.com e ticketone.it “sono soggetti a limitazione di capienza, pertanto deve essere verificata l’autorizzazione all’accesso da parte di ogni possessore del biglietto/abbonamento”, è il testo riportato nella mail. “Io ho comprato il biglietto a gennaio 2021, poi mi è arrivata una mail, diceva che dovevo compilare un modulo per generare il mio segnaposto. Una volta compilato, il sistema ha detto che il mio biglietto non era più valido”, ha raccontato Enrico, uno dei tanti esclusi dall’evento, a Futura News. Un procedimento che ha invalidato tra i 15 e i 20mila tagliandi.
Federtennis e Atp erano convinti di poter riempire il Pala Alpitour al 75%, come uno stadio, in seguito a presunte rassicurazioni del Governo. Hanno cominciato a vendere in maniera cautelativa biglietti per una capienza tra il 60% e il 75%, fiduciosi che il Comitato Tecnico Scientifico avrebbe concesso una deroga, ma non è stato così. Proprio venerdì è arrivato il comunicato del Cts: la capienza resta al 60%. Solo che i biglietti erano già stati venduti. Scatta la polemica, si cercano colpevoli e soluzioni alternative.
Oltre il danno, la beffa
Il comunicato ha creato scompiglio nell’organizzazione interna all’evento che ha dovuto rivedere l’assegnazione dei posti sugli spalti. A determinare la partecipazione o meno alle Atp Finals è stata proprio la differenza tra posti numerati (più costosi) e non. La cancellazione è avvenuta solamente per i biglietti che non avevano un numero assegnato. “Da quanto ho capito per l’annullamento hanno guardato non la data di acquisto, ma quella di generazione del segnaposto. Quindi chi compilava prima il modulo probabilmente sarebbe riuscito a validare il biglietto, cosa che però non è stata specificata nella mail”, ha spiegato Enrico.
Sempre su Facebook gli utenti stanno confrontando le date d’acquisto. Alcuni biglietti, comprati il primo giorno disponibile, il 30 novembre 2020, risultano comunque non validi. Un meccanismo che crea perplessità e che, secondo alcuni, sarebbe un modo per arginare il danno economico: i primi biglietti acquistati costavano infatti meno, e quindi sarebbe più conveniente rimborsarli.
Entrata libera?
Molte persone però, nonostante il biglietto annullato, sono andate alle porte del Pala Alpitour e alcune sono riuscite a entrare. O almeno questo è stato comunicato sul gruppo Facebook: “Anche stamattina nessun controllo, venite e passate come se i vostri biglietti fossero validi”, ha scritto uno degli utenti invitando a seguire il suo esempio. Vengono descritte code chilometriche e postate fotografie dagli spalti che apparentemente mostrano un palazzetto pieno ben oltre il 60%. Ad una richiesta di commento ufficiale sul caso la Federazione Italia Tennis ha scelto di non rilasciare dichiarazioni, rimandando a futuri comunicati. Il telefono dell’Ufficio Stampa del Pala Alpitour è rimasto irraggiungibile per tutta la mattina di lunedì.
Ci sono stati, e ci sono ancora evidenti problemi organizzativi. È mancata una comunicazione tra il Comitato organizzatore dei giochi, la Fit e il Cts. Si è cercato di mettere delle toppe: il Comitato Organizzatore delle Nitto ATP Finals si è riunito ieri, 15 novembre , per capire se fosse possibile un ampliamento del 7,5% della capienza, misura che avrebbe consentito di restituire validità a tutti i biglietti già emessi. Ma il Cts ha detto no, il Pala Alpitour rimarrà al 60%.
Insoddifatti o rimborsati
Niente partita, ma i rimborsi dovrebbero arrivare. La mail che comunica l’annullamento dei biglietti delle Atp Finals spiega anche che “dal 1° dicembre i biglietti non ammessi saranno rimborsati secondo tempistiche amministrative”. Il Codacons, l’associazione di tutela consumatori, ha intanto dichiarato che sarà necessario un risarcimento per i biglietti che includa anche i disagi causati dall’annullamento dei posti già acquistati. E quindi alberghi, treni, aerei. “Siamo pronti a un class action contro i soggetti che saranno ritenuti responsabili del danno”, ha annunciato il Codacons.
Ma per molti spettatori esclusi dall’evento questo non basta. “So che ieri la gente con il mio stesso problema si è messo in coda ed è entrata comunque, anche senza segnaposto. L’hanno definita razionalizzazione degli ingressi. Quindi ormai conto di entrare anche io visto che si è creato un precedente”, ha concluso Enrico. E non è l’unico. Un post di questa mattina, 16 novembre, chiede: “Appena arrivati dalla Sicilia. Quanti saremo oggi a tentare l’ingresso?”. L’emulazione da una parte, la percepita disparità di trattamento dall’altra rischiano di alimentare un caos che dal primo giorno ha segnato queste Atp Finals.