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Tav, si accelera. E sul Tgv Salvini apre su fermata a Bardonecchia

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Al centro della riunione dell’Osservatorio per l’asse ferroviario Torino-Lione, che si è tenuta martedì 1 aprile presso la sede della Città Metropolitana, c’è innianzitutto il progetto per la nuova tratta transfrontaliera. E sul Tav Torino-Lione, secondo il sindaco del capoluogo piemontese Stefano Lo Russo “il tema non dev’essere più il se, ma il come” ultimare l’opera. Il territorio, ha proseguito il sindaco, ha atteso per troppi anni la costruzione di una infrastruttura che permetta un’interconnessione strategica con il resto d’Europa”.

Ma non è tutto. Perché nella riunione, a cui è presente il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, si è anche parlato della linea attuale e della ripresa, proprio oggi, della circolazione diretta dei Tgv tra Torino e Parigi, finora interrotta per lavori. Sindaco e presidente della Regione Alberto Cirio hanno così potuto affrontare con Salvini il problema della fermata a Bardonecchia, per ora soppressa. Cirio e Lo Russo hanno chiesto di reintrodurla e Salvini, ha riferito il presidente di Regione, si è dimostrato disponibile.

Secondo Lo Russo, in questo momento storico, è necessario erigere ponti, e non barriere, in Europa. E, da questo punto di vista, l’accelerazione dei lavori per la linea di alta velocità Torino-Lione è un segnale positivo. Il sindaco di Torino ha affermato che la città, anche a causa della barriera naturale costituita dalle Alpi, soffre di una grave carenza infrastrutturale e di connessioni. La Tav costituisce, secondo Lo Russo, una grande occasione per Torino, sia dal punto di vista dell’indotto economico che da quello dell’attratività internazionale. Concetto ribadito anche da Cirio in apertura dei lavori: “Torino deve diventare crocevia europea del trasporto di merci per attrarre investimenti”.

Il sindaco ha poi dichiarato che la Città Metropolitana prende parte ai lavori dell’Osservatorio con grande entusiasmo, anche se sul territorio, e specialmente in Val di Susa, è stata riscontrata contrarietà al progetto. Secondo Lo Russo, l’approccio verso le critiche delle comunità interessate deve essere dialogico e costruttivo, e non “dogmatico e muscolare”. L’Osservatorio “deve costruire, attraverso il dialogo con le comunità locali, la capacità di sviluppare il progetto nel rispetto dell’ecologia e con attenzione all’impatto ambientale”.

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