Nei giorni scorsi i poliziotti della divisione Polizia amministrativa e sociale della Questura di Torino hanno effettuato controlli nei confronti di due esercizi commerciali, per verificare la corretta conservazione degli alimenti e contrastare l’importazione illegale di farmaci nel territorio Europeo, così come la successiva vendita nel territorio nazionale.
Nel primo, un minimarket ubicato nel quartiere San Donato, i poliziotti hanno riscontrato la presenza di numerose confezioni di cosmetici, creme e pomate contenenti principi attivi farmacologici. Fra di esse, l’idrochinone, una sostanza specificamente vietata dal Regolamento della Comunità europea sui cosmetici, che, in considerazione della sua pericolosità per la salute, ne consente l’utilizzo solo entro certe concentrazioni in tinture per capelli e smalti per unghie, ma non in creme, gel o pomate. Questi prodotti, spesso utilizzati per schiarire la pelle, sono venduti in negozi etnici per rispondere alle richieste della clientela.
All’interno del negozio erano, inoltre, in vendita una trentina di bottiglie di superalcolici sulle quali, mancando il sigillo, non erano state corrisposte le dovute accise. Infine, dentro due congelatori, i poliziotti hanno rinvenuto cibi surgelati, di origine animale e vegetale, riposti in buste aperte e non idonee alla corretta conservazione e senza alcuna indicazione sul tipo di animale o vegetale né sulla loro provenienza. Il titolare dell’attività è stato, quindi, denunciato per cattiva conservazione di generi alimentari e per aver posto in vendita nel proprio negozio prodotti farmaceutici senza essere in possesso di abilitazione ed iscrizione all’albo dei farmacisti, per aver posto in commercio cosmetici contenenti sostanze di cui l’uso è vietato sopra certi limiti e per aver messo in commercio bevande alcoliche sottraendole al pagamento dell’accisa. L’uomo è stato anche sanzionato di oltre 6mila euro per vendita di surgelati in confezioni non originali, per non aver predisposto le procedure corrette per mantenere la salubrità del cibo, per non aver applicato la procedura di rintracciabilità di alimenti potenzialmente pericolosi e per aver posto in vendita prodotti mancanti di etichetta.
Nel secondo, una gastronomia del quartiere San Paolo gestita da un cittadino di origini cinesi, i poliziotti hanno trovato nei surgelatori circa 150 kg di alimenti (di origine animale, vegetale, ittica, panificati e dolciari) in cattivo stato di conservazione, ricoperti di ghiaccio, in contenitori privi di qualsiasi indicazione circa la data di conservazione. Il titolare dell’attività è stato dunque denunciato per frode nell’esercizio del commercio e per vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione. Inoltre, i prodotti in questione sono stati sequestrati e l’uomo è stato sanzionato di 6800 euro per carenze igienico sanitarie.