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Quando l’alternanza scuola lavoro funziona

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“Fate un lavoro che amate, avvicinatevi il più possibile all’approssimazione di felicità”: così Nicola Scarlatelli, vicepresidente della Camera di commercio di Torino, ha aperto la premiazione di Storie di alternanza e competenze, rivolgendosi ai tanti studenti presenti al Polo del ‘900. Protagonista della sesta edizione è stata la storia di Sara e Ilaria, assunte dall’azienda subito dopo il periodo di apprendistato: le due ragazze sono un esempio riuscito di alternanza scuola lavoro. Sono anche le vincitrici della categoria Its Academy con il video “Meccanica: sostantivo singolare femminile”, un’idea nata da una chiacchierata davanti alla macchinetta del caffè, come raccontano le protagoniste. Provenienti dal Giulio Natta, lavorano ora in Mec, una società di consulenza in ambito meccatronica. “Facciamo parte di un mondo difficile, in cui donne e meccanica non sono esattamente correlati: trovare un’azienda che invece ci valorizza è stato bellissimo”. Mec è stata rappresentata alla premiazione da Carlo e Massimo Bardissone, presidente e Ceo dell’azienda, e poi da una netta maggioranza femminile, con otto dipendenti donne: “La figura femminile nelle discipline stem – scienze, tecnologia, ingegneria e matematica – ha un senso concreto e realizzabile in aziende che credono in questa inclusione”. A margine dell’intervento di Mec c’è stato lo spazio anche per una provocazione rivolta all’Avogadro, che ha registrato una sola ragazza tra gli studenti presenti. Il Premio raccoglie video che raccontano esperienze di alternanza scuola lavoro, tirocinio curriculare o apprendistato vissute da studenti e studentesse dell’anno scolastico 2022-23.

“La bellezza salverà il mondo”: una professoressa del classico e musicale Cavour ha citato Dostoevskij per commentare la vittoria del suo istituto nella categoria Licei. Le classi si sono occupate di trascrivere e mettere in musica alcuni madrigali cinquecenteschi. Una menzione speciale del liceo è andata a Edoardo Garis, vicedirettore dell’Archivio di Stato che ha ricevuto la menzione speciale di tutor aziendale d’eccellenza: “Io non conoscevo la musica, ma unendo le nostre competenze abbiamo raggiunto risultati importanti. Anche la cultura musicale può fare imprenditoria e il nostro lavoro è stato importante perché i licei, a differenze degli istituti tecnici, non sono immediatamente professionalizzanti”.
Per gli Istituti tecnici e professionali si è classificato al primo posto l’Iis Avogadro, che ha realizzato un video su Cobot, un braccio meccanico programmabile.

“Scuola e impresa devono crescere insieme e i giovani devono portare la novità, devono essere la chiave del cambiamento”, ha commentato Tecla Riverso. La dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per il ministero dell’Istruzione ha fissato nella legge Moratti del 2003 l’inizio del percorso di unione tra aziende e scuole. “Siamo ancora indietro rispetto agli altri Paesi europei, ma stiamo lavorando per ridurre il divario: i giovani devono avere l’opportunità di costruire il proprio futuro”, conclude. Federica Ceriani, referente per la didattica e la formazione dell’associazione Istoreto, ha citato invece la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente: “Ogni persona ha diritto a un’istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi”. Ma soprattutto ha posto un obiettivo: la formazione di persone competenti in ambito professionale e la costruzione delle basi di una cittadinanza attiva, inclusiva, consapevole e propositiva.

Laura Marello è la responsabile del Settore nuove imprese e orientamento al lavoro della Camera di commercio, un progetto che si propone di certificare le competenze apprese durante l’alternanza scuola lavoro: turismo, agroalimentare, meccatronica e tessile-moda sono i quattro filoni seguiti da 11 istituti, ma ce n’è un quinto in arrivo, quello della cittadinanza per lo sviluppo sostenibile. Un altro strumento è Excelsiorienta, la nuova piattaforma di Unioncamere che si propone di aiutare studenti, ma anche genitori e docenti, a scegliere un futuro professionale in linea con i talenti e le passioni del soggetto.

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