“I fuochi ci saranno: ci teniamo molto perché le feste vanno festeggiate con gioia e leggerezza”: così l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia su San Giovanni. Tutti gli occhi sono puntati al cielo perché la volontà è quella di far vivere ai torinesi un evento in cui tutti si riconoscono, approfondisce l’assessore ai Grandi Eventi Domenico Carretta, che spiega che ciò può avvenire solo assicurando sicurezza e seguendo le normative. Forte della sinergia con le istituzioni culturali e le circoscrizioni, l’amministrazione torinese punta a unire festa e cultura. Una festa di tutti, secondo l’assessore: “Ogni anno seguiamo un copione: coinvolgere e riproporre. Tutto ciò che è stato messo in campo l’anno scorso c’è anche quest’anno ed è stato rafforzato”.
La partenza dell’edizione del 2023 è stata anticipata al 22 giugno, con il concerto dell’orchestra Melos Filarmonica e della Corale dell’Accademia Stefano Tempia presso il Cimitero Monumentale. Venerdì 23, dopo il corteo in abiti storici da piazza Carlo Felice a piazza Castello, alle 22 è stato acceso il Farò: il toro opsizionato sopra alla pira è caduto verso Porta Nuova garantendo a Torino un anno di prosperità.
“Dal 24 giugno parte la nostra estate“, dice Carretta. E proprio sabato non sarà solo lo spettacolo pirotecnico e musicale delle 22:30 in piazza Vittorio a padroneggiare sulla città. Nel pomeriggio si potrà partecipare alla parata di carrozze storiche trainate da cavalli (alle 15 dai Giardini Reali) e alla sfilata di automobili d’epoca (alle 16 da via Po). Previsto inoltre il concerto della Fanfara dei Bersaglieri e la “ScorriBanda”: tre bande musicali suoneranno da piazza Statuto per le vie del centro, fino a trovarsi in piazza Castello per uno spettacolo unificato.
Sul Po sarà invece un pomeriggio ricco di eventi sportivi, dal beach volley al canottaggio, che faranno da sfondo alla fiaccolata con destinazione Castello del Valentino. In occasione della Festa Europea della Musica è prevista invece alle 21 una parata di gruppi musicali storici.
“Questa città deve riappropiarsi della sua socialità. Sulle normative non decidiamo noi ma il tavolo del Comparto generale della Commissione provinciale di vigilanza, che fa una valutazione puramente tecnica”, spiega Stefano Lo Russo. E dunque è stato confermato l’accesso contingentato a piazza Vittorio, ridotta a 61mila ingressi, a partire dalle 18. Il sindaco consiglia di arrivare per tempo e pazientare. Gli avventori non potranno godere dei dehor dalla piazza: anche quest’anno sono stati rimossi temporaneamente con la collaborazione degli esercenti auspicata da Lo Russo, che sottolinea come nella gerarchia delle priorità sia fondamentale garantire la sicurezza, anche a San Giovanni. Una sicurezza che conta per metà del budget: le cifre si avvicinano a quelle di un anno fa, circa 300mila euro. “Cerchiamo di accompagnare le scelte assunte in Commissione mitigando il più possibile gli eventuali effetti negativi sull’organizzazione”, spiega Lo Russo, ricordando che l’unica competenza esclusiva del sindaco è quella sulle ordinanze sulla somministrazione di bevande: “Adotterò la stessa ordinanza antivetro dello scorso anno: ha funzionato bene”. Purchia conclude: “Abbiamo lavorato tenendo presente l’ottimo risultato dello scorso anno. Siamo solo esecutori e accompagnatori”.