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Wake up Europe! Festival: una chiamata al risveglio per i giovani europei

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“Questa prima edizione del Festival Wake up Europe! – commenta la sua fondatrice Annalisa Piras – nasce da una riflessione sulla coscienza europea. Per farla esprimere abbiamo pensato al documentario,  strumento di comprensione delle grandi e attuali sfide del nostro continente. Un risveglio civico a cui soprattutto il pubblico più giovane è chiamato a rispondere. Proporre a ragazzi ben 10 documentari, 10 modi di raccontarci, a poche settimane dal voto europeo è importante per impegnarsi a decidere”. La comunicazione che il documentario veicola diviene così occasione per rivendicare il ruolo della cultura.

Wake up Europe! Festival, fondato da Piras e Bill Emmott, è un dibattito tra cinema e idee. Una cinque giorni di dieci documentari, di cui la metà in prima visione assoluta in Italia, “per cambiare il mondo”. Dal 15 al 19 maggio, Torino propone, tra Polo del ‘900, Dams, Off Topic e Cinema Massimo proiezioni per offrire una prospettiva diversa su sfide attuali: dal cambiamento climatico ai conflitti di genere e geopolitici.

Questo pomeriggio 14 maggio alle 18, proprio il Polo del ‘900 apre il Festival con il lungometraggio The Silence of Others. Prodotta da Pedro Almodovar, la pellicola è un omaggio alla battaglia delle vittime del Franchismo per costruire una riconciliazione nazionale. Al centro un caso giudiziario internazionale dove memoria, oblio e azioni civiche si intrecciano nella cronaca del primo tentativo, in 77 anni, di perseguire i crimini della dittatura. The Silence of Others esplora le ombre che il passato trascina nel presente e nella salute democratica delle nostre società.

“Iniziative come queste devono moltiplicarsi, per aprire un perimetro più ampio dove ci si racconti come europei – dice Max Casacci, chitarrista e fondatore dei Subsonica  -.  Le temperature emotive, in ambito politico, cambiano continuamente;  bisogna ora impegnarsi a diffondere una coscienza europea. Come band l’abbiamo sentita, percepita. Durante il nostro ultimo tour abbiamo avvertito un respiro che è un respiro dell’Europa. Tuttavia, quello che manca oggi ai giovani del nostro continente è l’accesso al protagonismo, declinato come possibilità di promuovere il cambiamento”.

E il 16 maggio, ore 21.30, presso negli spazi dell’Off Topic, Aiace Torino in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia Piemonte, Animazione curerà una serata di proiezione di cortometraggi d’animazione, per la sezione “Europa Animata”, come occasione riflettere su cambiamenti climatici, instabilità globale e tecnologica.

“Al momento della selezione dei film – ricorda Piras -, abbiamo deciso che, per essere scelte, le pellicole avrebbero dovuto rispondere a due caratteristiche: la bellezza e, parallelamente, la capacità di spingerci a chiederci  ‘dove ci porta questo film?’ . Ebbene, questi dieci film possono essere visti in tutta Europa e farci pensare alle stesse domande e alla nostra identità europea”.

Questo vuole essere un appuntamento aperto all’intera cittadinanza. Ma cosa si riesce a raggiungere un pubblico così ampio? “É una sfida difficilissima – confida Piras -ma sempre più attuale e possibile. I documentari sono diventati oggi strumento di conoscenza e informazione, un grande supporto al giornalismo come supporto a narrare i grandi cambiamenti del nostro tempo. Sono un importante strumento di conoscenza e di intrattenimento”.

Il documentario non è solo né polveroso: può essere divertente e in grado di aiutare a conoscere e capire il mondo. “É arrivato il momento, per i giovani, di svegliarsi e iniziare ad usare strumenti che, come il documentario, possono davvero aiutarli a “cambiare il modo””. Quella promossa dal Wake up Europe! Festival sembra essere una vera e propria chiamata al risveglio.

RICCARDO LIGUORI

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