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Combinata, vola la Francia dello sci femminile

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Lo sci alpino alle Universiadi è competizione pura. Livello altissimo nella combinata Super-G e slalom, con la Francia sempre da medaglia d’oro. Una prima manche su una pista all’ombra, ma con un buon piazzamento dell’azzurra Martina Sacchi, seguita da una seconda manche con un sole che illumina solo Emy Charbonnier. La francese è salita sul gradino più alto del podio dopo un super-G perfetto e una seconda manche al massimo. L’oro per Charbonnier non era scontato, viste le poche prove di slalom accumulate finora nella sua carriera: “Sono così felice, la sensazione è bellissima. Cerco sempre di contenere lo stress di questi incontri. Ogni volta voglio fare meglio”. La determinazione la premia e le fa sognare già i prossimi successi, che ha bene in mente: “Voglio un’altra medaglia alle Universiadi e ai prossimi Campionati mondiali junior”.

La vincitrice Emy Charbonnier abbraccia una sua compagna di squadra dopo la discesa finale

Al secondo posto la svedese Sophie Nyberg, il bronzo va alla francese Louison Accambray. Nyberg, studentessa di giurisprudenza a Östersund, vince un argento che aveva già in tasca dopo la prima manche della combinata: nel SuperG era andata fortissima. “È stato molto divertente, ho solamente cercato di sciare al massimo – ha commentato all’arrivo –. La pista era bellissima e gareggiare in un evento così grande è davvero un’emozione”.

Per la francese Accambray, sul terzo gradino del podio, queste Universiadi sanno di spirito olimpico: “Sto davvero cercando di godermi questo momento con la mia squadra, sono le nostre piccole olimpiadi”. Anche per lei gli obiettivi sono molto chiari e fra questi c’è un’altra medaglia: “vorrei vincere un’altra gara, lo spero”. L’atleta studia scienze politiche all’Università di Colorado Boulder: “Cerco di studiare un po’ e sciare tanto – dice sorridendo – . A volte quando gli allenamenti vanno male lo studio ti fa pensare ad altro, poter coltivare entrambe le cose per me è importante”.

La pista di Melezet all’ombra durante la prima manche, la gara si è disputata nella pista Olimpica 23.

Per le azzurre la prima manche resta dolce amara. L’ottava posizione di Martina Sacchi, l’errore di Margherita Cecere che cancella il sogno del podio. Nello slalom esce anche Greta Angelini mentre le altre tre atlete italiane arrivano vicine nella classifica finale, fra il dodicesimo e il quattordicesimo posto. Matilde Casse, classe 2005, fra le più giovani della delegazione italiana è pronta ad alzare il livello dopo questo primo giorno di gara in combinata: “Le altre sono molto forti, sicuramente a queste Universiadi crescerò molto”, commenta.

Eleonora Pizzi manca l’obiettivo oggi ma guarda al Super-G di venerdì mattina e Martina Sacchi resta carica: “sono in forma per le prossime gare, basta che ci sia la testa”. Resta ancora da scrivere la storia delle italiane dello sci a queste Universiadi ma la voglia di mettersi in gioco, e di divertirsi, è tanta.

Martina Sacchi
Matilde Casse
Eleonora Pizzi
Margherita Cecere

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