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Ugi con i musei torinesi, visite gratis per i bimbi oncologici

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L’idea è semplice ed è sintetizzata, con una battuta, da Franca Fagioli, direttrice dipartimento di Psicologia e Cura del bambino del Regina Margherita: “una grande opportunità per i bambini pazienti oncologici”. I piccoli malati di tumore possono infatti, da inizio 2025, accedere gratuitamente a visite in molti musei torinesi. “Musei per Ugi”, con il quale l’Associazione abbonamento musei consente alle famiglie con un figlio o figlia malata oncologica di partecipare gratuitamente ad attività culturali, ludiche e di intrattenimento presso i musei associati nel Torinese.

Tra questi ne spiccano alcuni di grande rilevanza, come il Museo Egizio, la Gam, il Mao, il Museo del cinema e Venaria Reale. Sono in totale 19 i musei che hanno aderito all’iniziativa, ma la previsione del comitato organizzatore è che molti si uniranno nei prossimi giorni a seguito della conferenza stampa, tenutasi il 5 febbraio, in cui l’Associazione e Unione dei genitori italiani contro il tumore dei bambini (Ugi) hanno raccontato il progetto alla stampa.

“Anche in un momento difficile della vita può nascere un’opportunità – dice Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali della città di Torino – quella di visitare un museo, magari per la prima volta. Serve a coltivare una speranza e a dare la possibilità di far nascere qualcosa di buono dalla sofferenza”. Per Fagioli, per ogni bambino, “oltre alla guarigione, ciò che ci importa e di cui ci occupiamo è restituirli al tessuto sociale. Per questo durante la lunga convalescenza, vogliamo riempire in modo costruttivo il loro tempo per farlo fruttare e avvicinare i bimbi alla cultura, per permettergli di trovare una pienezza in questo periodo”.

L’Ugi è un’organizzazione di volontariato laica nata nel 1980 all’ospedale Regina Margherita di Torino per iniziativa di alcuni volontari per offrire ai genitori dei piccoli ricoverati un sostegno e ai bambini attività ludico-didattiche per poter affrontare più facilmente il proprio percorso di cura. Oggi è cresciuta e si è sviluppata su tutto il territorio grazie a donazioni di privati, di enti e del 5×1000. In questo modo i volontari hanno modo di sostenere le famiglie in diversi modi, che passano dallo star loro accanto durante i ricoveri dei bimbi e bimbe, fino al dare sostegno economico e offrire ospitalità presso gli alloggi dell’Ugi.

Aderiscono al progetto il Castello di Rivoli, le fondazioni Cosso – Castello di Miradolo e Sandretto Re Rebaudengo, la Galleria d’arte moderna e contemporanea di Torino, le Gallerie d’Italia di Torino, l’Infinito planetario di Torino, la Venaria Reale, il Museo d’Arte orientale (Mao), il Museo nazionale dell’Automobile (Mauto), il Museo della Frutta Garnier Valletti, il Museo di anatomia umana Luigi Rolando, il Museo di antropologia criminale Cesare Lombroso, il Museo Egizio, il Museo Lavazza, il Museo nazionale del Cinema, il Museo nazionale del Risorgimento Italiano, il Museo regionale di Scienze naturali, la Palazzina di caccia di Stupinigi, Palazzo Madama Museo civico di arte antica.

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